Tra gli sport estremi è tra i più impressionanti: il “death diving”, il tuffo della morte, è una competizione sportiva a tasso di pericolo non quotato.
Il tuffo della morte
Il record appena stabilito dal superman norvegese Ken Stornes (e le immagini soprattutto) ci dice di un volo di 40 metri e 50 centrimetri nelle acque di un fiordo scandinavo (a temperatura bassissima si immagina, ma non di un fordo ghiacciato può trattarsi come pure qualche agenzia riporta).
Il campionato mondiale di death diving si tiene ovviamente in Norvegia e più precisamente nella capitale, Oslo, nel mese di agosto, tutti gli anni a partire dal 2008. Ma il volo di Stornes è più free-style che classico (dove ci si tuffa a volo d’angelo per ritirare braccia e gambe verso il petto appena un attimo prima dell’impatto in acqua). Troppo alto il trampolino sulla falesia a sud ovest della Norvegia. Uno strapiombo da vertigine.