
Il video appello dell'attivista rom Rašid Nikolic (nella foto tratta dal video Instagram) a Lucio Corsi: "Non chiamarci zingari"
Il marionettista e attivista rom Rašid Nikolic si è rivolto pubblicamente su Instagram al cantautore Lucio Corsi chiedendogli di rivedere il testo della canzone Altalena Boy uscita nel 2015.
Nel brano compare il termine “zingari” associata ad un riferimento legato al rapimento di bambini. Il brano riporta la frase “C’è chi dice ‘l’hanno preso gli zingari. E l’han portato in un campo fuori Roma”: secondo Nikolic che ha registrato un filmato postato sulla pagina The Gipsy marionettist, queste parole alimentano uno stereotipo infondato secondo cui i rom ruberebbero i bambini. Frasi come queste, a dette dell’artista e attivista, contribuirebbero quindi a far aumentare le discriminazioni e le violenze contro la comunità.
Nikolic ha spiegato: “Da bambino guardavo Topo Gigio, Dodo e L’Albero Azzurro, sentendomi parte di quel mondo di fiabe. Vorrei che anche le tue storie includessero tutti, senza ferire nessuno”. Il marionettista, nel video-appello ha sottolineato che simili narrazioni contribuiscano a discriminazioni e stereotipi dannosi ed ora ha chiesto a Corsi una dichiarazione pubblica, la modifica o il ritiro del brano e un impegno a non diffonderlo, ad un mese dall’inizio del nuovo tour.
“Non possiamo permettere che la discriminazione diventi una favola, con lo stesso tono con cui tanti genitori ancora oggi dicono ai figli: Comportatevi bene o vi prendono gli zingari. Dire zingaro non è illegale, ma questo non lo rende moralmente accettabile. Vorrei che tu non solo ti avvicinassi alla causa, ma prendessi posizione per un cambiamento”, ha concluso Nikolic.
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Il secondo arrivato a Sanremo e prossimo rappresentante dell’Italia all’Eurovision, al momento non ha rilasciato dichiarazioni.