Un video pubblicato dall’influencer Patrizia Falcone sul proprio profilo TikTok ha acceso un dibattito sulla gestione dei pos sui taxi. Nel video, che ha superato un milione di visualizzazioni in 24 ore, la tiktoker documenta uno scontro verbale con un tassista a Roma. Il motivo del contendere? La richiesta di pagare la corsa con la carta, rifiutata dal conducente.
Il tassista contro il POS obbligatorio
Il video si apre con una frase del tassista che ha scatenato polemiche: “Se non avete i soldi, andate a prelevare e basta”. Patrizia Falcone, che si trovava sul taxi, aveva chiesto di saldare il pagamento tramite POS, come previsto dalla normativa italiana. Tuttavia, il conducente ha risposto di non avere il dispositivo a bordo, dando il via a un botta e risposta.
Quando la tiktoker ha sottolineato che il taxi è un servizio pubblico, il tassista ha replicato con tono deciso: “Lei non decide a casa mia”. L’influencer ha controbattuto: “Non è casa sua, è un servizio pubblico”. La risposta del conducente, però, è stata ferma: “No, è un servizio privato. La benzina e l’assicurazione le pago io”.
Nel corso della conversazione, Patrizia Falcone ha fatto presente che il POS è obbligatorio in Italia per i taxi, ma il conducente ha risposto in modo sarcastico: “Non funziona così, a me devi dare i contanti. Se vuoi pagare con la carta, prendi l’Uber. Altrimenti fate come ve pare, magnamo uguale”.
Reazioni online e dibattito
Il video ha suscitato una valanga di commenti, dividendo l’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi difende il diritto dei passeggeri di utilizzare i pagamenti elettronici, obbligatori per legge. Dall’altro, alcuni sostengono le difficoltà dei tassisti nel gestire spese e commissioni legate ai pagamenti digitali.
La vicenda solleva nuovamente il tema del rispetto delle normative sui servizi pubblici e della modernizzazione dei sistemi di pagamento, in un’Italia sempre più orientata verso l’uso della moneta elettronica.