
Il video delle minacce del filorusso Nicolai Lilin a Luca e Paolo: "Gli sfonderei il cranio e gli farei ingoiare i denti" (foto da video) - Blitz quotidiano
Nella puntata del 25 febbraio di DiMartedì su La7, Luca e Paolo hanno ironizzato sulla petizione lanciata dal giornalista filorusso Vincenzo Lorusso contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La raccolta firme, consegnata personalmente alla portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova, ha attirato l’attenzione dei due comici, che hanno messo in scena un’irriverente copertina satirica. In particolare, si sono soffermati sui numerosi “inchini” di Lorusso e sulla loro performance sulle note di Bella ciao, cantata dopo la consegna delle firme.
Le minacce di Nicolai Lilin
La satira di Luca e Paolo non è piaciuta allo scrittore e propagandista filorusso Nicolai Lilin, autore del romanzo Educazione Siberiana. Durante un evento a Genova, con Lilin in collegamento dall’Arabia Saudita e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube Contronarrazione, lo scrittore ha attaccato duramente i comici, arrivando a minacciare violenza. “Gli sfonderei il cranio e gli farei ingoiare i denti”, ha detto, ricevendo gli applausi del pubblico presente.
Mi ricordate con chi era candidato Nicolai Lilin https://t.co/0P207vyWdA
— giancarlo loquenzi (@gloquenzi) March 12, 2025
L’attacco alla TV italiana
Lilin ha espresso un giudizio fortemente negativo su Luca e Paolo, definendoli “personaggi patetici” e “ignoranti”, incapaci di fare vera satira. Ha inoltre criticato la televisione italiana, affermando: “Io questo porcile schifoso lo brucerei col lanciafiamme”. Lo scrittore ha poi ribadito di comprendere il senso della satira, ma ha accusato Luca e Paolo di essere “strapagati” e di ridicolizzare il lavoro di chi diffonde “informazioni reali sulla guerra”.
Una lunga storia di polemiche
Non è la prima volta che Lilin attacca giornalisti e personaggi televisivi. Già la scorsa estate aveva preso di mira i giornalisti Rai Marc Innaro e Daniele Battistini, affermando che si fossero “scavati la fossa da soli”. Ora, la sua rabbia si è concentrata su Luca e Paolo, colpevoli, secondo lui, di una satira “indegna” e offensiva.