ROMA – Pagando circa 800 euro in materiali, è possibile costruire con una stampante 3D un androide. L’idea è nata a Gael Langevin, uno scultore e modellatore per un’agenzia pubblicitaria. Il suo androide di nome InMoov è nato lavorando di notte e nei week end ed al momento è munito solo di testa, torso e braccia.
La novità, oltre all’utilizzo di una stampante 3D, nasce dal fatto che questo robot è stato realizzato con un progetto “open source”: si tratta di un software libero da copyright che chiunque può scaricare. Una volta acquisito sul proprio computer il progetto originale (basta cliccare sul link al sito che si trova in basso), chiunque può aggiungere nuove funzioni e migliorare quelle già esistenti.
Come scrive Sergio Pennacchini su Repubblica:
“Sul sito ufficiale ci sono addirittura tutti i modelli per potersi stampare a casa, tramite una costosissima stampante 3D, i pezzi necessari al montaggio, viti comprese. Basta acquistare la plastica e aggiungere una scheda Arduino, il circuito stampato programmabile dall’utente creato da Massimo Banzi, e un paio di servomotori”.
“Costi accessibili. ‘Per costruirlo non servono più di 800 euro, escluso ovviamente il costo della stampante 3D’, dice Gael sul suo blog. ‘Deve essere facile ed economico, un robot alla portata di tutti’. In realtà, al momento il problema più grande non è tanto il costo, quanto la complessità di costruzione: assemblare InMoov non è esattamente un’operazione alla portata di tutti. Sul sito però si trovano tutte le istruzioni necessarie e, con un po’ di pazienza, si potrà costruire un robot in grado di muovere braccia e testa, con due telecamere al posto degli occhi che possono riconoscere persone e oggetti”.
Conclude l’articolo di Repubblica:
“Le mani hanno dita abbastanza delicate da poter stringere una fragola senza romperla, o passare il liquido tra due bicchieri senza versare una goccia. Si può programmarlo tramite computer Windows, insegnandogli nuovi comandi e movimenti. È anche in grado di ricevere istruzioni attraverso la voce del “padrone”. InMoov è un progetto in continua evoluzione, il cui successo dipenderà soprattutto dal contributo che il popolo del web vorrà regalargli. E’ l’ennesima dimostrazione che il movimento dei maker, degli inventori da garage in grado di fare di tutto con una stampante 3D, potrebbe davvero essere la prossima rivoluzione tecnologica…”.