BAGHDAD – Due giorni dopo l’assalto all’ambasciata statunitense in Iraq, gli americani hanno risposto con un raid vicino l’aeroporto di Baghdad che rischia di scatenare un terremoto nella geopolitica mediorientale. Nell’attacco notturno ordinato direttamente dal presidente Donald Trump gli Usa hanno ucciso Qassem Soleimani, il potente generale iraniano capo delle milizie al-Quds dei Guardiani della Rivoluzione, la forza d’élite dell’esercito della Repubblica islamica, incaricata di compiere le operazioni all’estero.
“Il numero 2 di Hashed, Abu Mahdi al-Muhandis, e il capo delle Forze al-Quds, Qassem Soleimani, sono stati uccisi in un bombardamento americano che ha colpito la loro auto sulla strada dell’aeroporto di Baghdad”, ha riferito un portavoce.
Il raid, si legge in una nota del Pentagono, è stato ordinato direttamente da Donald Trump che ha poi twittato un’immagine della bandiera americana. “Per ordine del presidente, l’esercito americano ha adottato misure difensive decisive per proteggere il personale americano all’estero uccidendo Qassem Soleimani”, si legge nella nota, “Il generale Soleimani stava attivamente sviluppando piani per attaccare diplomatici e militari americani in Iraq e in tutta la regione. Il generale Soleimani e la sua Forza Quds erano responsabili della morte di centinaia di soldati americani e della coalizione e del ferimento di altre migliaia”.
IL RAID – L’attacco è avvenuto poco dopo la mezzanotte: i missili hanno colpito due veicoli che si trovavano vicino l’aeroporto, mandando in fiamme un convoglio Hashed, rete di milizie armate prevalentemente sciite, molte delle quali hanno legami molto stretti con Teheran e che sono stati ufficialmente incorporate alle forze di sicurezza dello Stato iracheno.
Tra le vittime la più importante è proprio Soleimani, considerato l’architetto di gran parte delle attività iraniane in Medio Oriente, compresa la guerra in Siria e gli attacchi su Israele.
L’Iran, Paese a stragrande maggioranza sciita, esercita un’enorme influenza sull’Iraq da quando è stato ucciso Saddam Hussein, che era sunnita. Da ottobre il Paese è scosso dalle proteste anti-governative e anti-iraniane, dal momento che Teheran è considerata la ‘longa manus’ che agisce dietro il governo; e Suleimani, proprio per aiutare il governo a riportare la situazione sotto controllo, sarebbe stato più volte nelle ultime settimane in Iraq. (Fonti: Agi, YouTube)