ROMA – John Cantlie parla con calma, indossa la tuta arancione che abbiamo imparato a riconoscere: è un ostaggio dell’Isis ed è il protagonista dell’ultimo video dello Stato islamico. Non è una decapitazione stavolta, non siamo nel deserto, non c’è John con il passamontagna nero e il coltellaccio in mano. L’Isis ha diffuso sul web il video, intitolato “Prestatemi attenzione” (Lend me your ears).
Il britannico John Cantlie fa appello al “pubblico” perché si parli dello Stato islamico senza fare disinformazione. Cantlie è dietro una scrivania moderna, pulita. Dietro di lui una parete, sembra di intuire una stanza spoglia ma curata e pulita.
Persino la qualità registica è buona, niente a che fare con le vecchie video-minacce di Al Qaeda. Siamo davanti a qualcosa di nuovo. Cantlie ricorda il suo arrivo in Siria e il rapimento da parte dell’Isis. “Ora le cose sono cambiate, hanno preso il controllo di larga parte dell’Iraq e della Siria”. “Penserete che vi parlo perché sono prigioniero: è vero, il mio destino è nelle mani dello Stato islamico, non ho nulla da perdere. Forse vivrò, forse morirò”, dice Cantlie nel video di oltre 3 minuti. “Dopo le due disastrose operazioni in Iraq e Afghanistan, perché i nostri governi vogliono essere coinvolti in un altro conflitto?”.
Poi accusa i media internazionali di manipolare “la verità”, “vi dirò cosa muove l’Isis veramente”. “Vi spiegherò perché altri ostaggi europei sono stati liberati, visto che i loro governi hanno deciso di trattare, mentre Usa e Gb li lasciano a loro stessi”. “Possiamo cambiare le cose ma solo se voi, il popolo, deciderete di agire ora”. Poi alla fine aggiunge: “Seguitemi nei prossimi programmi”, come a lasciare intendere che il suo sarà un messaggio a puntate.