Kiev, la protesta delle Femen davanti l’ambasciata finisce in rissa

Pubblicato il 18 Luglio 2011 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

KIEV – Un gruppo di attiviste femministe che appartengono al movimento delle Femen, ha protestato davanti all’ambasciata georgiana a Kiev in Ucraina.

Le donne, in topless come sempre, sono state subito bloccate dalla polizia e dall’ambasciata stessa. Un funzionario ha anche alzato le mani contro alcuni giornalisti e cameraman che erano a seguito delle ragazze.

L’obiettivo delle attiviste era di rendere noto a tutti il caso dei tre fotografi accusati di spionaggio a favore della Russia. A Tbilisi tre uomini georgiani  sono stati infatti accusati di aver raccolto del materiale privato sul leader georgiano e di averlo inviato ai russi. Il video della protesta:

Due giorni fa invece, le attiviste di Femen hanno protestato  nella storica Maidan contro le interruzioni delle forniture di acqua calda durante i mesi estivi.

Per l’occasione, tra le attiviste arrabbiate è stato accolto anche un maschio, simbolo per diversi osservatori della debolezza del movimento, testimoniato anche dal fatto che le ragazze dure e pure si sono presentate per il bagno nella fontana della Maidan in ‘casto’ bikini bianco.

Probabilmente le amazzoni di Kiev hanno cambiato tattica perché l’appuntamento e la cornice erano importanti e non si poteva rischiare di dover sloggiare in un paio di minuti. Oltre all’ira contro i disagi pubblici (“Senza acqua dal rubinetto ci si lava alla Maidan”) la protesta è stata infatti diretta contro uno degli obbiettivi preferiti del gruppo, Euro 2012.

I campionati di calcio, secondo le Femen, faranno aumentare il turismo sessuale in Ucraina. Senza contare che i 200mila tifosi attesi il prossimo anno nella capitale dovranno in qualche modo lavarsi. E quindi bagno di mezz’oretta nella fontana, spugne alla mano, per lavarsi palloni e bandiere delle varie nazionali dipinti sul corpo.

L’azione è stata coordinata dalla leader del gruppo, Anna Hutsol che ha spiegato:  “Le donne non dovrebbero cambiare solo pannolini e preoccuparsi di trucco e scarpe, ma di tutto quello che accader nel Paese, compreso l’acqua calda, o meglio la mancanza di acqua calda”. Il video della protesta a piazza Maidan: