La canzone dell’Estonia all’Eurovision sbeffeggia l’Italia, sostengono Lega e Codacons (foto da video) - Blitz quotidiano
Se Putin non invade l’Estonia prima di maggio (si fa per dire) il Paese baltico rischia di vincere l’Eurovision Song Contest, il concorso canoro internazionale organizzato annualmente dall’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU), un colosso che raggruppa 112 organizzazioni di 54 Paesi. Quest’anno la finale si terrà in Svizzera, a Basilea, appunto il 17 maggio ma le polemiche sono già divampate.
Al centro del frastuono che si è propagato tra i 37 Paesi partecipanti – dall’Albania all’Ucraina – il rapper estone Tommy Cash, un ex artista di strada che ne ha combinato di tutti i i colori. Ultimo della serie un brano intitolato “Espresso macchiato” che canterà a Basilea, fiero l’occhio e svelto il passo. E qui viene il bello. Il testo di Tommy è un mischione di luoghi comuni antitaliani – caffè, spaghetti, mafia e fancazzismo; risparmiati però i mandolini – e la Lega di Salvini e il Codacons dei consumatori sono insorti. Tommy, dicono, ha sbeffeggiato l’Italia, l’ha offesa, “va mandato a casa”. Vade retro. Fuori dall’Eurovision. Con lo Stivale non si scherza.
La polemica dilaga. È addirittura arrivata ai piani alti. Su Instagram ha tuonato persino il vice presidente del Senato, il leghista Centinaio, già ministro nel governo Conte. L’ha presa proprio brutta. Ha scritto: ”Questo cantante estone si è qualificato con un brano in cui parla un italiano maccheronico di qualcuno che si è arricchito solo bevendo caffè e sudando come un mafioso. Dovrebbe venire in Italia a vedere come lavora la gente perbene prima di permettersi di scrivere canzoni così stupide e piene di stereotipi. Se c’è qualcuno che ha trovato il modo di fare soldi facili insultando e approfittando degli altri, questo è lui”.
Sulla stessa linea il Codacons, l’associazione che si batte sempre per cose importanti, ha deciso di inviare un ricorso agli organizzatori precisando: ”Ferma restando la libertà di espressine artistica che deve caratterizzare eventi come l’Eurovision, non possiamo non sollevare dubbi circa l’opportunità di far partecipare in una gara seguitissima dal pubblico di tutto il mondo un brano che risulta offensivo per una pluralità di soggetti. In queste ore infatti si stanno registrando numerose indignate reazioni da parte di cittadini e mass media circa il contenuto della canzone del rapper Tommy Cash. Un testo contenente stereotipi sull’Italia e sugli italiani. E come vanno contrastate le canzoni dei rapper con testi sessisti e offensivi verso le donne, ci si domanda se, in base allo stesso criterio, sia opportuno far partecipare all’Eurovision un brano che offende un Paese e un’intera comunità e che rischia di trasmettere messaggi errati che danneggiano la reputazione di una nazione e dei suoi abitanti”.
Gli organizzatori per ora difendono il 33enne estone perché “è un artista concettuale di successo che combina l’estetica post-sovietica con le tendenze globali, mescolando tenerezza cruda con umorismo contorto”. La telenovela del rapper è solo agli inizi.