A Grammichele, in provincia di Catania, un episodio di gelosia paterna si è trasformato in un’aggressione armata. Un 40enne, vedendo la figlia nell’auto di due giovani, ha fermato il veicolo, fatto scendere la ragazza e aggredito i due ragazzi. Successivamente, ha preso l’auto dei giovani, lasciandoli a piedi. Più tardi, quella stessa sera, durante l’incontro per restituire l’auto, il 40enne è stato colpito alle gambe da due colpi di pistola. L’incidente è avvenuto intorno alle 22 del 24 settembre scorso in piazza Carlo Maria Carafa, rischiando di coinvolgere anche alcuni passanti e una bambina. Le indagini dei Carabinieri hanno portato all’arresto di due giovani di Caltagirone: un 26enne, arrestato nel porto di Palermo e accusato di essere l’autore del ferimento, e un 23enne, rintracciato a Weinheim, in Germania, e posto ai domiciliari. Un 24enne ha ricevuto un obbligo di dimora. I tre sono accusati di lesioni personali aggravate e detenzione illegale di armi.
La vittima, appartenente al contesto criminale locale, inizialmente aveva dichiarato di essere stato ferito da ignoti per motivi sentimentali. Tuttavia, le immagini delle telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale hanno aiutato i Carabinieri a ricostruire l’accaduto. Durante una perquisizione in casa del 26enne, i militari hanno sequestrato due pistole appartenenti al nonno convivente, tra cui una Beretta semiautomatica calibro 7,65, che sembra compatibile con l’arma usata nel ferimento.
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