A volte la realtà supera la fantasia. La storia di Maduk, un gatto scomparso nel 2006 e ritrovato dopo 19 anni grazie a un video diventato virale sui social, ha dell’incredibile. Una storia che sta facendo il giro web e che dimostra, ancora una volta, il potere straordinario della rete nel connettere le persone e, in questo caso, anche gli animali con i loro proprietari.
Nel 2006, Valentina e il suo compagno dell’epoca adottarono due gattini gemelli, dal pelo lungo e dal manto bianco e nero. Li chiamarono Kishka e Maduk. Fin da subito, Maduk ha dimostrato un carattere indipendente e ribelle, poco incline alla vita domestica. Con il passare del tempo, le sue fughe fuori casa si fecero sempre più frequenti, fino a quando il felino trovò rifugio in una colonia di gatti randagi a Quinto Romano, periferia ovest di Milano.
Valentina, comprendendo la natura libera del suo micio, continuò a prendersi cura di lui portandogli cibo e acqua. Poi, un giorno, Maduk scomparve senza lasciare traccia. Nessuna segnalazione, nessuna traccia. Il dolore per la perdita fu grande, ma con il tempo Valentina fu costretta ad accettare la realtà: il suo gatto era ormai svanito nel nulla.
Nel 2012, sei anni dopo la scomparsa di Maduk, un gatto bianco e nero, dal pelo lungo e l’aspetto regale, arrivò all’Asilo del Cane di Paderno Dugnano, un rifugio che accoglie animali abbandonati e randagi. I volontari lo chiamarono Anselmo, e con il tempo divenne la mascotte del rifugio. Il suo carattere fiero e la sua età avanzata lo resero un ospite speciale, tanto da essere scelto, un mese fa, come protagonista di un video promozionale per il rifugio.
Nessuno avrebbe potuto immaginare che quel video avrebbe cambiato per sempre la storia di Anselmo. Il filmato, che mostrava il gatto in tutta la sua imponenza, è diventato rapidamente virale sui social, raggiungendo migliaia di persone. Tra queste, il marito di Valentina, che ha notato immediatamente qualcosa di familiare nel micio.
Colpita dalla somiglianza, Valentina ha deciso di contattare il rifugio. “Non riesco a pensare ad altro. Possibile che sia lui? Potrebbe aver vissuto altre avventure prima di arrivare da voi?”, ha scritto ai volontari. Lo scetticismo iniziale era comprensibile: come poteva essere possibile che, dopo 19 anni, quel gatto fosse davvero Maduk? Tuttavia, alcuni dettagli della storia raccontata da Valentina coincidevano perfettamente con il carattere di Anselmo.
Valentina si è poi recata di persona al rifugio per incontrare Anselmo. Appena lo ha visto è scoppiata in un’esclamazione carica di emozione: “Ma tu sei Maduk!”.
Il gatto, pur mantenendo il suo atteggiamento indipendente, sembrava riconoscere Valentina. Non si può avere la certezza assoluta che Anselmo e Maduk siano lo stesso gatto, ma l’intensità del legame percepito da Valentina non ha lasciato spazio a dubbi per lei.
Nonostante il ritrovamento, Anselmo-Maduk non tornerà a vivere con Valentina. Dopo tanti anni, il rifugio è diventato la sua casa e i volontari la sua famiglia. Tuttavia, Valentina continuerà a fargli visita regolarmente, proprio come si fa con un parente in una casa di riposo.