
L'audio di Donzelli di Fratelli d'Italia che dà del "pezzo di me**a" a Giacomo Salvini del Fatto Quotidiano (foto da video) - Blitz Quotidiano
Giovanni Donzelli ha insultato il giornalista del Fatto Quotidiano Giacomo Salvini dandogli del “pezzo di me**a”. Il fatto è avvenuto nella giornata di ieri, martedì 25 marzo, all’ingresso della Camera. Salvini è l’autore del libro “Fratelli di chat” in cui si raccontano i retroscena di Fratelli d’Italia attraverso le chat interne del partito.
Queste le parole del deputato di Fratelli d’Italia: “Con onestà e sincero vi dico che finché c’è questo pezzo di me**a non parlo con i giornalisti. Con affetto”. Il cronista ha risposto: “Allora, me ne vado”. Donzelli allora ha aggiunto: “Capisco che per rispetto a lui non parlate con me, ma io finché c’è questo pezzo di me**a non parlo”.
Nell’audio si sente la voce di un altro cronista presente: “Dire così di un collega non si può, dai”. Ma Donzelli è rimasto della sua idea: “Esatto e quindi ti offendi e non parli con me”. E poi, rispondendo al giornalista che gli ha chiesto perché, Donzelli ha rinviato la questione: “Non mi metto a discutere, ne parleremo in Tribunale”.
Le polemiche
L’audio ritrasmesso da diversi siti e televisioni ha innescato la reazione delle opposizioni. Raffaella Paita di Italia Viva ha collegato questo episodio con quello in cui Licia Ronzulli in Aula aveva detto di non essere interessata ad ascoltare Renzi: “Questa destra non ha il senso del limite. Solidarietà al cronista”.
Per il senatore Partito Democratico Filippo Sensi “gli insulti di Donzelli” sono di “una violenza verbale inaudita e gravissima nei confronti di un giornalista come Giacomo Salvini. Solidarietà, d’altra parte questa era e resta la cifra di questa gente, una parola li definisce da sempre. Si scusi, prendano le distanze”.
Il caso è finito anche in Aula alla Camera. A denunciarlo è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi che ha usato queste parole durante un suo intervento: “Io credo che si sia superato il limite nel momento in cui il vicepresidente del Copasir e responsabile organizzazione del primo partito d’Italia dice a un giornalista ‘finché c’è’ questo pezzo di m… non parlo con i giornalisti…’. Un politico che insulta un giornalista in maniera squadrista e violenta è inaccettabile. A Donzelli ricordiamo che se c’è un giornalista che fa il proprio mestiere perché rivela i segreti di un partito, questa si chiama democrazia, è lui che non deve rivelare insieme al suo amico Delmastro segreti di stato e usarli come propaganda. Stiamo superando il limite”. Nella conclusione del suo intervento Ricciardi ha poi invitato i “giornalisti con la schiena dritta” a rigirare a Donzelli la frase da lui pronunciata.
Il presidente di turno della Camera Giorgio Mulè (Forza Italia) ha replicato alle parole di Ricciardi spiegando che “qualsiasi espressione volgare e qualsiasi insulto non dovrebbe appartenere ai rapporti tra persone, ancor di più se riguardano un deputato e un giornalista, proprio per la particolarità e peculiarità delle funzioni che svolgono. Tutti dovremmo recuperare il senso di rispetto anche nelle forme, che è precondizione per un confronto civile”.