È di almeno 95 morti e 130 feriti il bilancio del violento terremoto che ha colpito il Tibet, in Cina, a poca distanza dal confine con il Nepal. Secondo i media statali cinesi, numerosi edifici sono crollati a causa del sisma, che si è manifestato attraverso sei scosse con la più forte che ha raggiunto magnitudo 7,1.
Ci sono molti dispersi sotto le macerie. L’epicentro del terremoto è stato individuato vicino a Louche. A essere colpite, in particolare, le municipalità di Changsuo, Quluo e Cuoguo, nella contea di Dingri. Questa contea è situata ad alta quota, è una zona altamente sismica e conta una popolazione di 22 mila abitanti.
Il governo centrale sta contattando le autorità locali per valutare l’impatto del terremoto, che è stato avvertito anche a Kathmandu, in Nepal, e in India. “La contea di Dingri e le sue aree circostanti hanno subito forti scosse e molti edifici vicini all’epicentro sono crollati”, ha riferito l’emittente cinese Cctv. Le autorità sono al lavoro per fronteggiare l’emergenza: il presidente Xi Jinping ha assicurato “sforzi di ricerca e soccorso su vasta scala, riducendo al minimo le vittime nella misura massima possibile, reinsediando adeguatamente i residenti colpiti e garantendo la loro sicurezza e il loro benessere durante l’inverno”.
Oltre ai crolli, un grave problema sono le temperature. Questa notte, infatti, nella regione farà -18°C. Le autorità sono quindi al lavoro per fornire tende di cotone e trapunte agli sfollati.