Il mondo del nuoto ha vissuto una trasformazione incredibile negli ultimi 89 anni, un cambiamento così profondo che può essere difficile da comprendere. Un video che mette a confronto le performance nei 100 metri stile libero delle Olimpiadi del 1932 a Los Angeles e quelle dei Giochi di Tokyo del 2021 evidenzia quanto i nuotatori siano diventati più veloci.
Il filmato apparso su X mostra in modo impressionante l’enorme divario di tempo tra i campioni di un’epoca e quelli attuali, dimostrando come l’evoluzione della tecnica, della tecnologia e della preparazione fisica abbia rivoluzionato il nuoto.
Nel 2021, durante le Olimpiadi di Tokyo, l’americano Caeleb Dressel ha conquistato l’oro nei 100 metri stile libero con un tempo di 47″02. Questo risultato è stato straordinario, ma ancor più sorprendente è stato il confronto con il vincitore della medesima gara alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932, il giapponese Yasuji Miyazaki, che registrò un tempo di 58″20. Una differenza di 11 secondi, un abisso in una gara così breve.
Con questo video comparativo si può facilmente capire come l’ultimo classificato nella finale dei 100 metri stile libero di Tokyo 2021, l’ungherese Nandor Nemeth, con un tempo di 48″10, avrebbe facilmente battuto l’oro di Los Angeles del 1932.
L’evoluzione del nuoto negli anni
Uno degli aspetti chiave che ha contribuito a questo miglioramento è l’evoluzione delle tecniche di nuoto. Negli anni ’30, i nuotatori utilizzavano stili di nuoto meno efficienti e meno raffinati rispetto a quelli di oggi. La biomeccanica del nuoto è stata studiata in modo molto più approfondito nel corso dei decenni, portando allo sviluppo di tecniche più efficaci che riducono la resistenza e aumentano la velocità.
Anche la tecnologia delle piscine ha subito notevoli miglioramenti. Le moderne piscine olimpiche sono progettate per minimizzare la turbolenza dell’acqua e massimizzare la velocità dei nuotatori. Le linee delle corsie sono state ottimizzate per ridurre le onde e la profondità delle piscine è aumentata per evitare che le onde si riflettano sul fondo e disturbino i nuotatori.
Un altro fattore determinante è la preparazione fisica. Negli anni ’30, la conoscenza della scienza dello sport e della nutrizione era limitata. Oggi, gli atleti seguono programmi di allenamento altamente specializzati e personalizzati, che includono sessioni in palestra, allenamenti in acqua, e regimi alimentari studiati per massimizzare le prestazioni. L’uso di integratori, la consulenza di nutrizionisti e la monitorizzazione continua delle condizioni fisiche sono diventati parte integrante dell’allenamento degli atleti di élite.
Legacies of speed through the ages! 🏊♂️ The men’s 100m freestyle final 88 years apart. Los Angeles1932 – Tokyo 2020
Who are you supporting tonight? 💫 #Olympics #Paris2024#OMEGA | #OMEGAOfficialTimekeeper pic.twitter.com/h1capKJp6B
— The Olympic Games (@Olympics) July 31, 2024
Il video che mette a confronto le Olimpiadi del 1932 e del 2021 offre una chiara visione di quanto siano cambiate le performance nel nuoto. Le immagini mostrano come i nuotatori di oggi sembrino quasi “volare” nell’acqua rispetto ai loro predecessori. Questa differenza non è solo dovuta alla velocità, ma anche alla fluidità e all’eleganza dei movimenti, frutto di anni di perfezionamento tecnico.