Liz Marks ha vent’anni. Era ancora al college quando, un giorno, tornando a casa in auto dal lavoro, ricevette un sms della madre. Prese il cellulare, che teneva sempre vicino, lesse il messaggio e rispose: “Ok”. Due lettere, nulla di più.
Nel frattempo, però, l‘auto finì contro un carro attrezzi, accartocciandosi su se stessa. In quell’incidente Liz subì un trauma cerebrale, la frattura del cranio e il collasso di un polmone.
Liz trascorse le tre settimane che seguirono in terapia intensiva nell’ospedale dell’Università del Maryland e venne sottoposta a dozzine di interventi per la ricostruzione del cranio. I successivi tre mesi e mezzo li ha passati al centro di riabilitazione Kennedy Krueger, per imparare nuovamente a deglutire, masticare, camminare, parlare, leggere e scrivere.
Adesso Liz tiene degli incontri nelle scuole in cui racconta la propria esperienza, per far sì che un simile incidente per una causa tanto sciocca ed evitabile non capiti più.
“Non fate il mio stesso errore. Basta un solo messaggio e potreste morire o finire come me”.
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