Un rosario per la famiglia contro il disegno di legge sull’omofobia. Ad organizzarlo a Lizzano (Taranto) è il parroco don Giuseppe Zito.
Un rosario per la famiglia molto movimentato quello che si è svolto all’interno della Chiesa di San Nicola.
Fuori della chiesa la protesta di alcune realtà Lgbt con bandiere arcobaleno.
I Carabinieri intervengono e la sindaca presente sul posto va su tutte le furie.
I fatti sono avvenuti la sera di martedì 14 luglio.
La protesta contro il rosario è avvenuta nel piazzale della Chiesa San Nicola.
Il parroco don Giuseppe Zito aveva annunciato l’iniziativa tramite un post:
Bisogna difendere la famiglia “dalle insidie che la minacciano, fra cui il disegno di legge contro l’omotransfobia”.
L’iniziativa ha scatenato proteste e non solo delle realtà Lgbt.
I Carabinieri sono stati chiamati a quanto si è appreso dallo stesso parroco.
Inizia l’identificazione dei manifestanti e davanti alla chiesa si presenta la sindaca Antonietta D’Oria, eletta con una lista civica, che ha difeso le ragioni del dissenso al ‘Rosario’.
“Allora prendete quelli che stanno dentro – ha detto riferendosi ai parrocchiani all’interno della chiesa – perché è una vergogna per Lizzano, che è un paese democratico”.
Alla protesta ha partecipato anche la scrittrice Francesca Cavallo che, di Lizzano, è autrice bestseller delle ‘Storie della buonanotte per bambine ribelli’.
“A Don Giuseppe – scrive in un post Fb – evidentemente piace che la gente possa continuare a odiarci e a esprimerci disprezzo apertamente”.
“È una bella motivazione per una veglia di preghiera, l’odio. Complimenti”.
Lizzano, Carabinieri identificano i presenti nella piazza
Le forze dell’ordine hanno “identificato tutti i cittadini presenti davanti alla Chiesa con un paio di bandiere arcobaleno”.
Ad osservarlo è Luigi Pignatelli, presidente di Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto – . Molti sono giovanissimi.”
“Tutti manifestavano pacificamente ed erano distanziati”.
Proprio il 14 luglio, Giornata Internazionale della Visibilità delle persone Non Binarie, nella chiesa di San Nicola a Lizzano si è pregato per un’eteronormalità che vuole schiacciare il diritto alla differenza e alla libertà di orientamento se**uale e di identità di genere”.
“Si è pregato contro il ddl Zan, che rappresenta un passo, seppur piccolo e insufficiente, contro l’omotransfobia” (fonte: Ansa, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev).