LONDRA – Michael Adebolajo, l’uomo che ha ucciso con un machete il soldato britannico Lee Rigby, era stato contattato dai servizi segreti di Sua Maestà, l‘MI5, per essere reclutato. Lo ha detto un suo amico, Abu Nusaybah, in un’intervista alla Bbc. Intervista dopo la quale l’uomo è stato arrestato.
Secondo Nusaybah, Adebolajo era stato approcciato dai servizi sei mesi fa, dopo un periodo in carcere in Kenya, dove lui sosteneva di aver subito degli abusi. Al suo ritorno in Gran Bretagna il contatto con l’intelligence. Prima gli agenti gli chiesero, secondo la testimonianza di Nusaybah, se conoscesse certe persone. Alla sua risposta negativa gli avrebbero offerto di collaborare con loro. Ma lui avrebbe rifiutato.
“Non mi hanno lasciato in pace”, avrebbe detto all’amico il giovane killer, ora in ospedale insieme al suo complice per le ferite riportate nello scontro a fuoco con la polizia.
Alla Bbc Nusaybah ha ammesso di sapere che Adebolajo partecipava alle attività del gruppo estremista al-Muhajiroun (in arabo “gli emigranti”), bandito dalle autorità britanniche.
Adebolajo venne fotografato in diverse manifestazioni organizzate dal gruppo, nel mirino dei servizi dopo aver celebrato l’attentato dell’11 settembre 2011. Partecipare a delle manifestazioni non poteva essere un motivo per mettere qualcuno sotto sorveglianza. E Adebolayo passò da possibile sorvegliato speciale a possibile agente dei servizi segreti.