Loredana Bertè cade a Che Tempo Che Fa: poi continua a cantare seduta VIDEO

Lorendana Berte Che Tempo Che Fa
Loredana Bertè cade a Che Tempo Che Fa: “Mi sono fatta male”

MILANO – Loredana Berté ospite nella seconda punta di Che Tempo Che Fa cade a terra mentre sta promuovendo il suo nuovo disco “Liberté”. La cantante canta il singolo “Maledetto Lunapark”estrattto proprio dall’album, ma qualcosa va storto. Durante l’esibizione, infatti, la Berté cade caduta rovinosamente a terra ed ha difficoltà a rialzarsi.

Finita la canzone, Fabio Fazio e la Littizzetto arrivano in suo soccorso. La cantante che da poco ha compiuto 68 anni, si riprende subito e esegue un nuovo brano,  questa volta però seduta su una sedia. 

‘LiBerte’, l’ultimo cd di Loredana Bertè, è stato pubblicato a 13 anni di distanza dal precedente lavoro e contiene 10 inediti. Sono “tutti singoli, fra pop rock e punk, di cui usciranno i video” spiega la cantante rilanciata, alla bella età di 68 anni, anche dal successo di ‘Non ti dico no’ con i Boomdabash.

Il cd, la voce è forte e intensa, cerca tra l’altro di impattare su un pubblico giovane oltre che sugli aficionados. A dare spessore fra gli autori ci sono qualcuno come Ivano Fossati, Maurizio Piccoli e Gaetano Curreri e poi la nuova generazione di Fabio Ilacqua e Gerardo Pulli. E nel brano ‘Gira ancora’ l’omaggio è ai Ramones, fra i fondatori del movimento punk rock newyorkese. Insomma un lavoro ricercato e nel quale ribadisce la Bertè, vestita di nero e un foulard celeste in sintonia con la coda di capelli, più volte in conferenza stampa: 

Loredana, all’Ansa che l’ha intervistata pochi giorni prima dell’uscita dell’albm, spiega: “Io ascolto una sola volta i miei dischi, quando devo cantare me li devo riascoltare e studiare a memoria non come Renato Zero che non ascolta che se stesso e non ha bisogno del ‘gobbo’ quando è su un palco”. Alla domanda su cosa pensa della situazione politica attuale risponde netta: “Sono stata e rimango di sinistra anche se non ne vedo tanti in giro oggi, mi piace come mi ha definito Fabrizio De André, un pettirosso da combattimento, i politici di ora mi appaiono ombrellai e arrotini”. 

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