
Macedonia del Nord, manifestanti distruggono il bar del proprietario della discoteca in cui sono morte 59 persone(foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Dopo un raduno pacifico davanti al Municipio di Kocani in Macedonia del Nord, centinaia di persone hanno assaltato e distrutto un bar e un’auto appartenenti al proprietario della discoteca Pulse andata a fuoco, in cui sono morte 59 persone e rimaste ferite più di cento.
In questa cittadina che si trova a un centinaio di km a est della capitale Skopje, la folla ha inscenato forti proteste davanti alle sedi della procura locale, del Tribunale e del commissariato di Polizia scandendo slogan contro le autorità. “Pretendiamo giustizia”, “Chiunque potrebbe essere il prossimo”, “Siete degli assassini”, “Finirete come in Serbia” hanno urlato a ripetizione i dimostranti, con riferimento allo stato di totale illegalità in cui operava la discoteca andata a fuoco, non a norma e priva di ogni dispositivo di sicurezza all’interno e all’esterno del locale.
In tanti hanno preso di mira anche il sindaco di Kocani Ljupco Papazov che aveva annunciato le sue dimissioni. Il sindaco è stato accusato di non essersi fatto vedere dopo la tragedia e di non aver espresso cordoglio per le vittime. Dopo il raduno pacifico davanti al Municipio molti hanno lanciato sassi, uova e altri oggetti contro l’edificio. Poi si sono diretti verso l’abitazione del sindaco.
Il Pulse era del tutto illegale, con una falsa licenza e privo delle più elementari misure di sicurezza. Ai quattro ordini di cattura per persone resesi irreperibili e ai mandati di arresto già effettuati ieri se ne aggiungeranno con ogni probabilità altri nelle prossime ore, con gli inquirenti impegnati a sentire e interrogare decine di persone.