Malaria: un supermicroscopio mostra come ci si ammala

Grazie ad un sistema di microscopia ad altissima risoluzione, un gruppo di scienziati australiani è riuscito per la prima volta catturare immagini dei parassiti della malaria mentre penetrano nelle pareti delle cellule dei globuli rossi umani e le invadono.

La nuova tecnologia fornisce immagini su una scala molto più piccola dei normali microscopi luminosi e offre conoscenze inedite sul comportamento dell’infezione e sulle migliori maniere per combatterla. ”La svolta decisiva di questa tecnologia è di costruire un’immagine tridimensionale dei processi cellulari ad un’altissima risoluzione”, spiega Jake Baum dell’Istituto Walter and Eliza Hall di Melbourne, principale autore della ricerca pubblicata sulla rivista Cell Host and Microbe.

È possibile così catturare una visione dettagliata di ciò che avviene quando il parassita scava attraverso le cellule. Una volta entrato si moltiplica rapidamente, creando decine di nuove versioni che si diffondono nel flusso sanguigno della persona infettata, ormai febbricitante. ”Abbiamo ora una piattaforma per capire come opera il parassita e per capire come poter creare anticorpi contro la malaria, e quindi un vaccino che protegga dalla malattia ma allo stesso tempo permetta di sviluppare una risposta immunitaria”, aggiunge Baum.

Grazie alle immagini, sara’ inoltre possibile osservare nel dettaglio piu’ preciso la maniera in cui il parassita reagisce a farmaci esistenti e sperimentali. La malaria, causata dal parassita Plasmodium, e’ trasmessa dal morso di zanzare infettate e colpisce fino al 10% della popolazione mondiale uccidendo un milione di persone l’anno, principalmente donne incinte e bambini. Animazioni dettagliate del ciclo vitale del parassita, sia nelle zanzare che dentro le cellule umane, sono visibili su Youtube.

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