Marco Travaglio: “Matteo Renzi mi chiamò per spiegarmi il salva-Berlusconi” VIDEO

Marco Travaglio: "Matteo Renzi mi chiamò per spiegarmi il salva-Berlusconi"
Marco Travaglio

ROMA – “Matteo Renzi mi ha telefonato per spiegare com’era finito il codicillo salva-Silvio nel decreto fiscale”: lo ha detto Marco Travaglio nel suo editoriale a Servizio Pubblico di Michele Santoro di giovedì 15 gennaio.

“Renzi è più fortunato di Gastone. Con le dimissioni di Napolitano e le stragi di Parigi nessuno parla più del suo decreto fiscale. E così tutti pensano che il decreto non ci sia più. E invecequel decreto, in realtà, è sparito solo dal sito di Palazzo Chigi, ma è sempre lì, uguale a prima: Renzi non l’ha né ritirato, né cestinato, né modificato. L’ha solo messo in freezer e promesso di cambiarlo un po’. Ma non subito: il 20 febbraio, dopo il nuovo capo dello Stato e la fine dei servizi sociali di Berlusconi”.

Travaglio ha poi raccontato come sono andate le cose sul cosiddetto salva-Berlusconi:

“Dopo Capodanno il Fatto scopre che sono due balle: evasione e frode non sono più reato sotto il 3% dell’imponibile dichiarato. E’ un codicillo aggiunto da una manina all’ultimo momento”.

Dalla redazione a quel punto è partita la telefonata a Palazzo Chigi per chiedere spiegazioni, e dopo qualche minuto squilla il telefono di Travaglio. Dall’altra parte della cornetta c’è proprio il presidente del Consiglio:

“Renzi cade dal però. Mi dice che quel codicillo l’ha voluto lui perché la ratio della legge è giusta, ma visto il coinvolgimento di Berlusconi congelerà tutto. Berlusconi ha una condanna definitiva, la legge vale per il futuro. Eh no, caro: lo sa pure uno studente al primo giorno di Diritto. Le leggi penali più favorevoli sono retroattive; se depenalizzi un reato, cancelli tutte le condanne anche definitive. E’ l’art non 400, ma 2 del Codice penale. Renzi, preso col sorcio in bocca, comincia a sparare una supercazzola via l’altra. Renzi vuol condizionare Berlusconi col miraggio del salvacondotto per tenerselo buono per il Quirinale. Lo prende per il Colle”.

 

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