Mario Balotelli zittisce e mima 2-1. L’eterna rivincita contro tutti FOTO-VIDEO

MANAUS – L’arbitro fischia la fine, le telecamere brasiliane vanno su Mario Balotelli: lui alza le dita in segno di vittoria, poi fa il gesto del 2-1, infine indice davanti alla bocca per zittire tutti. La vittoria dell’Italia sull’Inghilterra è anche la rivincita di Super Mario. E’ lui che ha segnato il gol decisivo, è lui che ha dato questo successo agli azzurri.

Rivincita contro più persone evidentemente, perché Balotelli ha sempre qualcosa da ridire, c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire a lui.

Rivincita contro la stampa italiana e un’opinione pubblica che non lo ha mai amato: alla vigilia del Mondiale tutti qui da noi spingevano per Immobile titolare. Immobile capocannoniere del campionato, Immobile che gioca per la squadra, Immobile che fa gruppo.

E Balotelli? Il ricordo dei suoi muscoli che affondano la Germania agli Europei era ormai sbiadito, piuttosto venivano ricordate le sue intemperanze (in campo e fuori), le polemiche al Milan, le voci di un nuovo addio al campionato italiano che proprio non riesce a vederlo protagonista.

La rivincita di Balotelli è anche la rivincita contro gli inglesi, che di lui hanno scritto peste e corna durante la parentesi al Manchester City: i tabloid erano scatenati negli inseguimenti notturni e nei racconti delle sue marachelle. Tanto che dopo un gol esibì l’ormai celebre maglietta “Why always me?“, “Perché sempre io?”. Balotelli è così: se non lo ami, lui automaticamente fa due più due e pensi che lo odi.

La rivincita di Balotelli è anche la rivincita contro chi lo vorrebbe lontano dal Milan (sembra che Inzaghi abbia altri progetti per l’attacco rossonero).

La rivincita di Balotelli non è sicuramente contro Prandelli: nel bene e nel male, il ct azzurro ha sempre puntato su di lui. L’ha portato, l’ha difeso, gli ha affidato le chiavi dell’attacco azzurro: unica punta, palla a Balo che poi ci pensa lui. Prandelli se n’è infischiato della vox populi, dei numeri che erano impietosamente dalla parte di Immobile. Prandelli pensa che Balotelli sia nel Gotha degli attaccanti mondiali e quindi gioca lui a prescindere. Prandelli pensa che Balotelli possa sempre risolvere la partita da un momento all’altro.

Finora, ha ragione Prandelli.

 

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