Il teatro d’arte drammatica di Mariupol è stato colpito senza pietà dai russi, al suo interno avevano trovato rifugio almeno mille civili. Ma nelle ultime ore i russi hanno negato di essere i protagonisti di questo brutale attacco. Secondo il ministero della Difesa russo, l’attacco sarebbe stato sferrato dalla milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov.
Le forze russe hanno bombardato un teatro d’arte drammatica “nel cuore di Mariupol“, che era stato convertito in rifugio per centinaia di civili. Lo denuncia in una nota il Consiglio comunale della città nel sud dell’Ucraina, citato da Ukrinform.
Il massacro dei russi nel teatro di Mariupol, Biden: “Pagheranno un prezzo alto”
“È ancora impossibile valutare l’entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali”, si legge nel comunicato. “Gli ostaggi a Mariupol sono un’atrocità. Siamo determinati a far pagare a Putin un prezzo alto“. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden.
I russi negano di aver attaccato il teatro di Mariupol: “Sono stati gli ultranazionalisti ucraini”. Il video
La Russia nega le accuse di aver bombardato il teatro di Mariupol, che ospitava centinaia di civili sfollati. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l’edificio. Lo riporta la Tass. Il video da YouTube.