Marrazzo alla festa Idv: “No incarichi, ma non mi dimetto dalla vita”

ROMA, 19 SET – Il viso è disteso anche se è dimagrito. La barba e’ ben rasata, il nodo della cravatta ben allacciato. Riesce a rimanere padrone di se’ anche quando la calca di giornalisti e fotografi lo circonda, lo stringe, le Iene lo incalzano, gli ricordano la cocaina, le auto blu. L’arrivo di Piero Marrazzo alla festa regionale dell’Idv a Roma, il primo avvenimento pubblico da quando, travolto dal caso trans, dovette lasciare la poltrona di presidente della Regione Lazio, e’ a suon di spintoni.

Non entra dal retropalco, come il  suo predecessore Francesco Storace, l’altro protagonista del dibattito. Passa dalla festa, in mezzo alle bancarelle. E li’ e’ l’assalto, si rovesciano le sedie. Perde la pazienza solo quando si accorge che una delle due figlie che lo accompagnano, la piu’ giovane, ha gli occhi lucidi, non si sa se per i flash o l’emozione. Lui, se e’ emozionato, non lo dimostra troppo.

 

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