La vicenda di Matteo Falcinelli, lo studente italiano picchiato a Miami durante il suo arresto e la detenzione, suscita molte domande senza risposta, con numerosi dettagli rimasti oscuri. Una delle principali aree di incertezza riguarda ciò che è effettivamente accaduto all’interno dello strip club prima dell’arresto di Matteo, 25 anni. I video delle bodycam degli agenti mostrano tre macchie di sangue sulla sua camicia prima dell’arresto, suggerendo che potrebbe essere stato coinvolto in un alterco o un incidente all’interno del locale. Tuttavia, la mancanza di dettagli precisi e il fatto che l’audio delle bodycam degli agenti sia stato spento in alcuni momenti complicano ulteriormente la comprensione di quanto sia avvenuto.
Secondo quanto riportato dagli avvocati di Matteo Falcinelli, il giovane è entrato in uno strip club di Miami credendo fosse un bar tradizionale, dove gli è stata proposta la compagnia di una donna a pagamento. Quando ha cercato di recuperare i suoi telefoni rimasti nel locale, è stato cacciato fuori e ha opposto resistenza all’arresto, chiedendo il rimborso dei soldi spesi. Tuttavia, secondo il rapporto della polizia, i poliziotti sono intervenuti perché il ragazzo avrebbe causato problemi nel locale e avrebbe resistito all’arresto. La madre di Matteo ha raccontato che il figlio ha cercato di chiedere aiuto agli agenti, chiedendo loro perché non stessero svolgendo il loro lavoro a servizio dei cittadini. Tuttavia, il gesto di toccare il badge di uno degli agenti avrebbe scatenato un’aggressione e l’arresto. Dopo l’arresto, gli amici di Matteo hanno pagato la cauzione per liberarlo e hanno avvisato la madre dell’accaduto. Attualmente, Matteo sta seguendo un master presso la Florida International University, e il consolato italiano a Miami è in contatto con la famiglia per offrire assistenza.
Il momento in cui Matteo Falcinelli viene messo in custodia dalla polizia presenta ulteriori elementi di confusione e sospetto. Alle 3:40 del mattino, Falcinelli è già in manette, caricato in auto dalla polizia, mentre l’agente responsabile chiama i suoi colleghi. Durante questa fase, un agente afferma che Falcinelli “continuava a toccare tutti”, mentre un altro agente fa un gesto che sembra indicare la rotazione di una leva. Tuttavia, in quel momento, l’audio dei video delle bodycam scompare e i poliziotti continuano a parlare tra loro, senza che sia possibile ascoltare cosa stiano dicendo. Secondo i familiari di Falcinelli, questa interruzione dell’audio è stata intenzionale e gli agenti hanno evitato di registrare i loro discorsi, suggerendo una possibile volontà di nascondere informazioni o di manipolare la narrazione degli eventi.
La discrepanza tra quanto riportato nel rapporto della polizia e quanto evidenziato dai video delle bodycam degli agenti aggiunge un ulteriore livello di complessità alla vicenda di Matteo Falcinelli. Secondo il rapporto della polizia, Falcinelli avrebbe chiesto insistentemente il rimborso di 500 dollari che avrebbe speso nel bar. Tuttavia, i video mostrano chiaramente che il ragazzo stava invece richiedendo con insistenza il recupero dei suoi cellulari, che sosteneva fossero spariti mentre si trovava all’interno del locale.
La situazione diventa tesa quando un poliziotto risponde a Falcinelli dicendo che nessuno all’interno del locale ha i suoi telefoni. Questo scambio di parole porta rapidamente a una situazione di conflitto, culminando con Falcinelli a terra, con la faccia sbattuta sull’asfalto e il ginocchio del poliziotto premuto sul suo collo. Successivamente, la scena diventa ancora più confusa quando i cellulari di Falcinelli riappaiono, consegnati al poliziotto da un uomo vestito di nero, presumibilmente un addetto alla sicurezza del locale. Tuttavia, nel verbale della polizia non viene menzionato il ritrovamento dei telefoni né viene documentato il momento in cui vengono messi in macchina insieme a Falcinelli. Questa discrepanza solleva dubbi sulla trasparenza e l’accuratezza del rapporto della polizia e suggerisce che le richieste di Falcinelli siano state ignorate o non documentate correttamente dalle autorità.
L’avvio di due indagini parallele, una americana e una italiana, potrebbe essere fondamentale per fare luce sulla vicenda e per garantire che venga fatta piena giustizia. La famiglia di Falcinelli ha scelto l’avvocato Francesco Maresca, noto per il suo impegno in casi di grande risonanza mediatica, come quello riguardante la morte di Meredith Kercher. Maresca ha già annunciato che nei prossimi giorni valuterà le possibilità di intervento delle autorità italiane nel caso di Falcinelli.
La collaborazione tra le autorità italiane e americane potrebbe essere cruciale per garantire un’indagine completa e imparziale e per assicurare che tutti i responsabili vengano identificati e ritenuti legalmente responsabili per le loro azioni.