ROMA – Matteo Renzi va allo scontro aperto con i sindacati: “Saranno contro di noi? Ce ne faremo una ragione”. Non si ricorda un altro segretario del principale partito di sinistra italiano così in rotta con le parti sociali. Ma Renzi non si è fermato qua e ha replicato alle minacce di Camusso, Bonanni & co. Prima ha chiesto sarcasticamente: “Che avete fatto negli ultimi 20 anni?”. Poi li ha sfidati a una pratica molto in voga tra i 5 Stelle: “Mettete online le vostre spese”. Dove ha detto tutto ciò il presidente del Consiglio? Da Fabio Fazio, a Che tempo che Fa, dove ha annunciato anche l’imminente taglio delle tasse e il rilancio dell’edilizia scolastica.
Sindacati
“Ascoltiamo tutti, compresi Confindustria e Cgil, Cisl e Uil ma decidiamo noi. Quello che c’è da fare lo sappiamo e lo faremo pensando ai cittadini. Non è un derby”. E chiede a sindacati e industriali: “Cosa avete fatto negli ultimi 20 anni?”. E aggiunge: “Penso sia giusto che anche i sindacati inizino a mettere on line tutte le spese che fanno, la musica deva cambiare per tutti”. Restando in tema di lavoro Renzi annuncia le novità in arrivo: “L’assegno di disoccupazione arriverà con un ddl che impone la riorganizzazione degli strumenti di ammortizzazione sociale: al disoccupato dò il contributo ma lui non sta a casa o al bar ma mi da una mano per le cose che servono. Ti dò una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti”. Per poi concludere con quella che sembra quasi una sfida: “Avremo i sindacati contro? Ce ne faremo una ragione”
Taglio delle tasse
“Entro mercoledì abbasseremo per la prima volta le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo”, annuncia il presidente del Consiglio. “Stiamo mettendo delle date – continua – ed è un rischio pazzesco ma ci impegniamo a tagliare le tasse di 10 miliardi di euro”. Torna sul concetto di ‘fisco amico’: “Il fisco non deve essere un nemico – spiega Renzi – e il governo agirà per questo, ad esempio con la dichiarazione precompilata che invieremo a casa”.
Edilizia scolastica
Il presidente del Consiglio si dice molto colpito “dalla polemica sulla canzoncina (dei bambini di Siracusa), ogni settimana andrò a visitare una scuola, abbiamo preso degli impegni concreti con i sindaci per l’edilizia scolastica e ho chiesto una mano a Renzo Piano”. E aggiunge: “Credo che ci siano pregiudizi di politici e di non politici come Grillo: vorrebbero che noi restassimo chiusi e asserragliati nel Palazzo perché sanno che se andiamo fuori il loro giochino non funziona più”. Quanto ai fondi da investire spiega: “Abbiamo previsto di spendere 10 miliardi in tre anni per la risistemazione dell’edilizia scolastica”. Dove si trovano i soldi? “Intanto usiamo quelli che già ci sono. I fondi di coesione sono stati spesi per una parte marginalissima, meno del 10%. Questi soldi dobbiamo abituarci a spenderli bene e subito e consentire ai cittadini di verificare come sono stati spesi”.
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