Primarie Pd, Renzi: “Il cambiamento delle regole? Strano se non ci fosse stato”

MILANO – E’ un Matteo Renzi sicuro e preparato quello che si presenta da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” il giorno dopo Pierluigi Bersani, sfidante alle primarie del Pd.

Si conferma come “il” rottamatore: “Se vinco le primarie scatta un cambiamento profondo. Sarebbe un bel segnale. E’ la gente che dimostra che non ne può più. Se dall’altra parte ricandidassero Berlusconi sarebbe da pagargli il biglietto”. E se ha fatto sapere oggi che non si ricandida, beh, ogni giorno ce ne è una: è peggio dello spread. Un giorno sì, uno no… Non mi si chieda di fidarmi, già mi fido di Bersani…”.

Non ammette premi di consolazione, come a “Mastella”, che è “diventato ministro, Di Pietro anche”. “In politica si può anche perdere. Se perdi dai una mano a chi ha vinto. Vorrei fare una proposta. Dato che negli altri anni, chi ha perso le primarie ha avuto un contentino, un premio di consolazione. Mastella è diventato ministro, Di Pietro anche. Se perdo io non chiedo premi di consolazione. Se si perde si da una mano senza chiedere nulla in cambio”.

A Bersani non rivolge neppure un cenno per il cambio delle regole che gli hanno premesso di poter concorrere alle primarie. ”Sarebbe stato strano se non fossero state cambiate le regole. In quel modo sarebbero state fatte delle primarie per fare correre solo il segretario. Credo che sia stato un bene”.

Perché non ha partecipato all’Assemblea del Pd? ”Io non sono membro dell’Assemblea. Ma il problema non è la partecipazione a quella riunione, che ha stabilito delle regole che non condividiamo. Sembrerò ingenuo, ma ci fidiamo di Bersani, quindi va bene tutto. C’è un entusiasmo così forte per queste primarie che non possiamo bloccarci sulle regole”.

Il sindaco di Firenze ce ne ha per tutti. Sul leader di Sel, e candidato anche lui alle primarie, dice:  “Non ho capito se Nichi (Vendola, ndr.) si è candidato per parlare delle sue idee o per parlare male delle mie”. Parlando del liberismo ha poi aggiunto: ”Dobbiamo fare delle regole serie. Ma tutte le volte che uno mi dice che io assomiglio a Blair io gli pago la pizza, la cena. Blair è l’unico candidato che ha vinto le elezioni”.

”Il caos in alcune primarie, dice Renzi sulle intenzioni di voto di alcuni ex elettori di centrodestra, non è stato provocato da ‘infiltrati’, ma da alcuni capipopolo della sinistra, come a Napoli. C’è un’Italia rannicchiata nel guscio. Le primarie sono l’occasione per rappresentare la speranza di cambiamento. Rottamare significa anche rompere questo guscio”.

Infine, una stoccata anche al fondatore di Repubblica, e ai suoi editoriali della domenica: ”Con tutto il rispetto per Eugenio Scalfari, sono un suo lettore, anche se ho capito che lui non sarà un mio elettore. Però credo che le sue analisi non sempre corrispondano alla realtà. In questi ultimi trent’anni non ci ha preso sempre. Spero che continui a sbagliare anche a questo giro. Almeno per scaramanzia non posso che sperarlo”.

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