Era il 1994 quando Maurizio Costanzo portò per la prima volta sul suo palco Carmelo Bene per metterlo “uno contro tutti” e vedere l’effetto che faceva. E’ stato uno dei più grandi momenti della tv italiana, la messa in scena di uno storico scontro tra uno dei più grandi teorici del teatro e dell’Arte e una schiera di giornalisti e critici messi all’angolo dalla sua scepsi.
Su quel palco del teatro Parioli Carmelo Bene ha potuto spaziare, nella sua genialità, dall’osceno in scena al Ruanda, passando per frasi ad effetto come “Io non esisto”, per poi finire con un giovanissimo Roberto d’Agostino in prima fila a domandargli: “Maestro, ma se lei non esiste, perché si tinge i capelli?”. Maurizio Costanzo mise Carmelo Bene contro tutti e lo fece con il suo stile.
Uno contro tutti, Carmelo Bene riuscì a dimostrare la drammaticità del trionfo delle micro opinioni, che è poi il format che oggi domina nei talk show. Pressato dai giornalisti rispondeva che la stampa informa i fatti e non sui fatti. Ecco un’altro grande lascito di Maurizio Costanzo.
Costanzo e Bene contro tutti, così avrebbe potuto chiamarsi la performance di quella sera. Un documento straordinario di un’epoca che, con la scomparsa del personaggio chiave di un periodo storico, non tornerà più.
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