ROMA – “Prenderò 3.700 euro netti al mese”. Maurizio Landini rivela l’entità del suo stipendio durante la trasmissione “Otto e Mezzo” su La7: “Il mio stipendio non è pagato da soldi pubblici, come quello di chi sta in Parlamento o al Governo, ma dagli iscritti al sindacato che ogni mese decidono di versare l’1% del proprio stipendio. I nostri bilanci sono pubblici così come la mia retribuzione: io dovrei prendere circa 3.700 euro netti al mese, che in quanto segretario generale è il massimo retribuito in CGIL. E se Di Maio vuole controllare anche la mia situazione pensionistica, è tutto facilmente controllabile e trasparente”.
“Il governo ha scelto ad oggi di non avere un’interlocuzione con i sindacati, di fatto sta scegliendo di non riconoscere i sindacati e fa un errore molto grave secondo me, perché da solo non lo cambia questo Paese”, ha detto Landini da Lilli Gruber, aggiungendo che “anche altri ad un certo punto hanno pensato di poter fare senza il sindacato, ma faccio notare che, oltre a non aver cambiato il Paese, hanno avuto anche grandi problemi di consenso”.
Landini rimarca di non essere “mai stati in disaccordo per combattere la povertà, ma ormai siamo in un Paese in cui si è poveri anche lavorando. I salari sono molto bassi e le condizioni pesantissime”. E “il lavoro non lo creano i centri per l’impiego ma gli investimenti e questo governo li ha bloccati”, insiste il leader della Cgil. “Con Cisl e Uil – prosegue – stiamo redigendo una proposta fiscale che preveda anche una discussione di una patrimoniale. Perché penso che non solo valga la progressività per cui chi prende di più, dà di più. Ma anche chi ha di più, può contribuire maggiormente”.
Fonte LA7.
