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Messico, arrestato perché senza mascherina muore in carcere: scoppia la rivolta, benzina contro la Polizia VIDEO

ROMA – Dopo gli Stati Uniti che protestano per la morte dell’afroamericano George Floyd, anche in Messico sono scoppiate proteste per un caso che coinvolge la Polizia.

Si tratta della morte in cella di Giovanni Lopez, un operaio edile trentenne arrestato all’inizio di maggio perché senza mascherina.

La manifestazione per chiedere giustizia ha preso una svolta violenta quando aclune persone con le facce incappucciate hanno bruciato due veicoli di pattuglia e danneggiato l’edificio del governo regionale con la Polizia antisommossa stava cercando di disperderli.

Le rivolte sono scoppiate a Guadalajara: come mostra il filmato che segue, contro un poliziotto a bordo di una moto è stato spruzzato del liquido infiammabile che poi è stato acceso.

Ad essere accusata è la Polizia municipale.

Il giovane sarebbe morto a causa delle percosse ricevute dopo essere stato arrestato per non aver indossato la mascherina di protezione dal coronavirus.

La procura locale ha avviato un’indagine ed Enrique Alfaro, governatore dello stato di Jalisco, ha promesso che i colpevoli saranno puniti. “

“Non consentiremo abusi di autorità e tanto meno violazioni dei diritti umani”, ha detto su Twitter.

Anche il regista messicano Guillermo del Toro si è unito all’ondata di indignazione: “Dopo più di un mese, non c’è risposta, nessun arresto” ha scritto su Twitter il regista (fonte: Today, YouTube).

Le proteste contro la polizia:  

L’arresto di Lopez: 

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