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Milly Carlucci alle Invasioni Barbariche: “Sono caduta come una capra” VIDEO

di FIlippo Limoncelli |29 Gennaio 2015 14:52

Milly Carlucci alle Invasioni Barbariche

ROMA – Ospite della terza puntata delle Invasioni Barbariche, la conduttrice Milly Carlucci parla della sua vita professionale e privata, raccontandosi a Daria Bignardi, ma anche di Notti sul Ghiaccio che partirà il 21 febbraio con un giudice d’eccezione: Simona Ventura.

Si comincia dall’incidente che ha coinvolto la Carlucci proprio sul set del programma Notti di Ghiaccio. “Mi sono fatta male nella maniera più stupida, come una capra ero a bordo campo, intirizzita. Allora mi sono messa sui pattini e ho cominciato a gironzolare, poi mi fermo e mi metto a chiaccherare con un maestro e nel giro di due secondi sono finita a terra come una pera cotta”. Ma essendo in preparazione del programma ha stretto i denti e dopo l’operazione si è rimessa a lavorare. “Avendo avuto una lunga carriera sportiva – ha aggiunto – ci sono abbituata, c’è stato oltre al pattinaggio lo sci, il cavallo. Ma soprattutto sono riuscita anche a cadere dalle scale. Direi che sono arrivata alla convinzione che è il momento di dirmi che sono troppo distratta”.

“Forse è arrivato il momento – aggiunge – di una seria riflessione su me stessa, di curarmi bene e volermi bene. In genere è tutto un frullatore, ho due figlio, lavoro tanto, ma se vuoi cercare di essere presente in quello che si fa, forse è il momento. Anche se adesso non posso fermarmi, c’è una diretta con sei puntate, ho un dovere verso i colleghi che mi hanno detto di sì. Sono il capo progetto e devo esserci, e ho un po’ il ruolo dell’allenatore. Come facevo da ragazzina a 16 anni quando smisi l’agonismo e mi misi ad allenare, devi essere presente per supportare i tuoi allievi anche moralmente. Sento il dovere di esserci per gli altri. Ci sono colleghi che mi hanno detto sì come Simona Ventura che in pratica è al suo rientro in Rai. Sono una responsabilità, ci sono campioni come Giorgio Rocca o Valeria Marini, Emanuele di Savoia”.

Pochi giorni e potrà anche togliersi il gesso. “Tra una settimana proverò con tutte le cautele a rimettermi sulle lame – racconta la Carlucci – non c’è uno studio, ma una pista, sarebbe tristissimo stare fuori e certo – come suggerisce la Bignardi- non si possno usare le scarpe chiodate. E’ lo sport, come succede per i calciatori che dopo un mese dall’incidente sono di nuovo in campo. Sono nata primogenita e ti viene inculcato il famoso senso di responsabilità. Non si può sfugire a quello che sei”.

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