Modena, bacio collettivo contro le frasi di Giovanardi sui gay

MODENA  – Erano alcune centinaia i giovani che hanno partecipato alla ‘limonata collettiva’, il bacio pubblico organizzato dai Giovani Democratici in piazza Matteotti a Modena domenica 19 febbraio in risposta alle dichiarazioni del senatore Carlo Giovanardi sulle effusioni tra coppie omosessuali.

Un’atmosfera scanzonata, con palloncini arancio, finti venditori di limoni, striscioni e gruppi rock sul palco ha fatto da contorno all’evento. Intorno alle 16.30 Giuditta Pini, della segreteria dei Gd di Modena, ha dato il via al primo dei baci sulle note di ‘All you need is love’ dei Beatles. E così hanno manifestato il proprio affetto coppie omosessuali ma anche diverse eterosessuali, immortalate da decine di macchine fotografiche e telecamere schierate per una manifestazione tanto insolita. Un pannello era stato poi allestito creando una ‘postazione del bacio’ pensata per le coppie che volessero farsi fotografare in maniera piu’ ‘ufficiale’.

Poco prima due attori avevano riproposto parola per parola l’intervista di Radio24 a Giovanardi che ha fatto esplodere il caso. ”Il vero obbrobrio – ha detto sul palco Davide Baruffi, segretario provinciale del Pd di Modena riferendosi alle dichiarazioni di Giovanardi – è che in questa Italia tanto perbenista non si sia ancora riusciti a fare una legge seria contro l’omofobia. Giovanardi invece ha fatto fare una brutta figura all’Italia non solo con le sue dichiarazioni omofobe ma anche facendo finta di niente dopo la denuncia di possibili infiltrazioni della malavita nel Pdl modenese prima del congresso. Noi cerchiamo con questa manifestazione di coprire una pessima figura”. Giovanardi oggi ha ribadito che la sua frase sui baci gay è stata manipolata,”nella migliore tradizione del comunismo leninista”.

E dopo aver invitato a leggere il testo intero della sua dichiarazione, commentando la manifestazione a Modena ha detto :”Saranno i cittadini a giudicare lo spessore politico e culturale di certe iniziative, concedendo l’attenuante che siamo ancora a Carnevale”.

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