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Pakistan, infermiera cristiana accusata di blasfemia picchiata in ospedale dai colleghi VIDEO

In Pakistan, un’infermiera cristiana è stata accusata di blasfemia da un collega musulmano e per questo “picchiata e torturata” dal personale e dai visitatori dell’ospedale.

Secondo quanto riportato da Rabwah, Tabitha Nazir Gill, 30 anni, è stata aggredita e picchiata dal personale del Sobhraj Maternity Hospital di Karachi, dove lavora da nove anni.

La capo infermiera sarebbe stata accusata ingiustamente di blasfemia dopo aver accusato un collega di aver accettato denaro da un paziente.

Sembra che Gill abbia dato il via a una regola che impedisce al personale di ricevere denaro da persone che utilizzano i servizi ospedalieri.

Pakistan, infermiera cristiana accusata di blasfemia picchiata 

In Rete è stato pubblicato un video in cui si vedono della persone all’interno dell’ospedale che colpiscono la donna.

Diverse donne accerchiano Gill, la schiaffeggiano e una sembra colpirla con un oggetto simile a un bastone. Prima di essere portata alla stazione di Polizia, la folla inferocita l’avrebbe legata, torturata e rinchiusa in una stanza.

La giornalista Naila Inayat ha twittato:”Gill è stata picchiata dal personale dell’ospedale che ha affermato di aver sentito commenti dispregiativi”.

“La polizia inizialmente ha respinto l’ipotesi di una vendetta. Ma quando la folla ha circondato la stazione di Polizia, ha aperto un caso”.

Riguardo alla blasfemia, in Pakistan le leggi sono severe e prevedono la pena di morte per chi insulta Maometto, l’Islam, il Corano o altri profeti.

Il 98% della popolazione segue l’Islam e i critici affermano che la legge prende di mira appartenenti ad altri gruppi religiosi, inclusi indù e cristiani.

Gruppi nazionali e internazionali per i diritti umani affermano che le accuse di blasfemia sono state spesso utilizzate per intimidire le minoranze e regolare conti personali. 

 

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