Paolo Di Canio al Sunderland: “Io fascista? Accuse assurde” (video)

LONDRA (REGNO UNITO) – Paolo Di Canio, neo-tecnico del Sunderland, si presenta così nella conferenza stampa andata inonda sulla tv del club inglese: “Non parlo di politica, scommetto che salvo questa squadra”.

L’ingaggio del manager, scelto al posto dell’esonerato Martin O’Neill, ha scatenato un putiferio. La simpatia manifestata in passato per il fascismo non è passata inosservata. David Miliband, deputato laburista ed ex ministro degli Esteri, ha lasciato ieri la carica di vicepresidente e direttore non esecutivo del Sunderland. I social network sono stati invasi dai messaggi di tifosi che hanno bocciato senza appello la decisione della dirigenza.

“Le accuse di fascismo? È una situazione ridicola e patetica che non mi rappresenta. Non devo più rispondere a questa domanda: nella nota del club c’erano le mie parole, chiarissime. Non voglio più parlare di politica perché non sono in Parlamento. Parlerò solo di calcio”. Di Canio ha preferito concentrarsi sulla squadra e sull’obiettivo da centrare, la salvezza.

“Quando il presidente Ellis Short mi ha chiamato, non stavo più nella pelle. Sarei venuto qui a nuoto. Sono sicuro che, con il mio entusiasmo, possiamo fare qualcosa di importante nelle prossime 7 partite. Spero di riuscire a dare più fiducia alla squadra in campo”, ha detto il nuovo manager.

“Alla stampa piace chiamarmi ‘l’italiano pazzo”, ma scommetto tutto quello che ho sulla permanenza del Sunderland in Premier”, ha affermato convinto Di Canio. “Mi dispiace per Martin O’Neill. Una cosa del genere potrebbe accadere anche a me, un giorno. Penserò solo a far bene il mio lavoro per la società”.

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