ROMA – Oggi, venerdì 28 giugno 2019, sono state fatte implodere due pile, la 10 e la 11, del Ponte Morandi. Implosione che sarebbe dovuta avvenire alle nove. Minuto più, minuto meno.
L’implosione però è avvenuta intorno alle nove e trentacinque. Per qualche minuto, infatti, si è pensato che in un appartamento ci fosse un anziano barricato. E questo ha fatto slittare di qualche minuto le operazioni. Ma in realtà quando i Vigili del Fuoco hanno sfondato la porta hanno scoperto che in realtà l’appartamento… era vuoto.
In un secondo appartamento invece sono stati trovati due extracomunitari che guardavano la tv e che hanno affermato di non sapere nulla dell’evacuazione. Una volta informati, sono usciti di loro spontanea volontà.
Cosa è successo? Tre sirene, due brevi e una lunga, hanno suonato e poi c’è stata l’implosione delle pile. Implosione che è durata circa 6 secondi. Il tutto è avvenuto nel raggio di circa 300 metri. Sacchi di terra e sabbia hanno limitato il propagarsi delle vibrazioni provocate dall’ingente massa di materiale che cadrà. A terra, infatti, sono caduti circa 20mila metri cubi di materiale.
Una leggera brezza di mare ha soffiato nell’area di ponte Morandi ed ha spinto la enorme nuvola di polvere provocata dalla caduta delle pile verso i monti. In pochi minuti la nube si è dissolta dall’area del cantiere e si è dispersa verso le colline della valle Polcevera. Intanto gli idranti continuano a buttare acqua sulle macerie che sono già visibili.
Ecco il video dell’Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev con il momento dell’implosione e le foto Ansa.