REGGIO EMILIA – Il drappo rosso sulla bara, la falce e martello, i pugni chiusi. E ancora: mille persone che cantano l’Internazionale e la presenza di ex terroristi come Renato Curcio, Raffaele Fiore, Barbara Balzerani e Loris Tonino Paroli.
Sono i funerali di Prospero Gallinari, il brigatista rosso morto lunedì scorso per un infarto. I funerali si sono svolti sabato a Coviolo, frazione di Reggio Emilia alla presenza di mille persone.
Gallinari, membro del commando che ha sequestrato e ucciso Aldo Moro e a lungo ritenuto (erroneamente) l’esecutore materiale dell’omicidio, è noto per essere il “brigatista che non si è pentito”. Negli anni successivi ad arresto e condanna, infatti, il terrorista è rimasto in silenzio: nessuna collaborazione con la magistratura, nessuna pubblica dichiarazione di pentimento. Altri si sono pentiti. Alcuni a quei funerali c’erano. E cantavano l’Internazionale con il pugno chiuso.
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