Purè di patate contro un quadro di Monet: la nuova protesta degli ambientalisti in Germania, a pochi giorni dall’assalto ai Girasoli di Van Gogh. Protagonisti dell’attacco sono due attivisti di Last Generation, un gruppo che si batte contro il cambiamento climatico: hanno imbrattato un dipinto ad olio di Monet al Museo Barberini di Potsdam, lanciandogli contro purè di patate.
Anche questa volta il gruppo ha postato su Twitter il video dell’attacco a Il Pagliaio, tra i capolavori dell’impressionista francese, invitando i politici ad adottare misure efficaci per limitare il cambiamento climatico.
Deve ancora essere valutata l’entità degli eventuali danni, ha detto la portavoce del museo di Potsdam Carolin Stranz.
Girasoli di Van Gogh, l’attacco a Londra 10 giorni fa
Pochi giorni fa un’azione analoga, ma con salsa di pomodoro, è stata compiuta contro i Girasoli di Van Gogh a Londra. In quel caso ad agire sono state due ecologiste di Just Stop Oil, un collettivo che chiede di fermare le nuove licenze e la produzione di combustibili fossili. Il quadro era protetto da un vetro.
Il dipinto di Monet appartiene alla collezione del donatore e multimiliardario Hasso Plattner ed è esposto nella mostra permanente del Museo Barberini. Gli attivisti hanno avuto facile accesso all’opera che non è protetta da vetri e hanno semplicemente dovuto scavalcare una sorta di cordone a trenta centimetri da terra che segna il perimetro oltre il quale i visitatori non possono andare.
Monet, il video sui social e il messaggio di Last Generation
All’azione hanno partecipato altre due persone che hanno girato il video poi postato sui social. “Questo Monet è il palcoscenico” per trasmettere il loro messaggio, scrive il gruppo nel tweet che accompagna il video del gesto. “Se è necessario” lanciare zuppe o purè su una tela “per ricordare alla società che la via del combustibile fossile ci sta uccidendo tutti, allora lanceremo purè di patate su un dipinto”, continua il messaggio.
“Siamo in una catastrofe climatica e tutto ciò di cui avete paura è di zuppa di pomodoro o purè di patate su un dipinto”, grida un’attivista nel video. “Questo dipinto non varrà nulla se dovremo combattere per il cibo”.
Assalto ai capolavori, la guerra degli ambientalisti
L’episodio a Potsdam è solo l’ultimo assalto di una guerra all’arte portata avanti dagli attivisti climatici del mondo. Nei mesi scorsi, sono stati diversi gli episodi di attivisti che hanno incollato le loro mani su cornici, teche e dipinti in diversi musei.
Anche in Italia, dove a luglio, due ambientalisti di Ultima Generazione si sono incollati al vetro che protegge la Primavera di Sandro Botticelli alla Galleria degli Uffizi di Firenze. E a maggio scorso, ha fatto scalpore l’episodio del lancio di una torta contro La Gioconda al Louvre di Parigi, anche lei salvata dalla teca di vetro che la protegge. Tutto, in nome dell’ambientalismo.