YOUTUBE Roma: Cinema America, il VIDEO dell’aggressione ai 4 ragazzi

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Roma: Cinema America, il VIDEO dell’aggressione ai 4 ragazzi

ROMA – L’aggressione ai quattro ragazzi del Cinema America “colpevoli” di indossare le magliette rosse dell’associazione che proietta cinema nelle piazze romane, è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza posizionate in strada nel quartiere di Trastevere.

L’indagine della Digos è iniziata proprio acquisendo e visionando tutte le immagini riprese il 16 giugno scorso. I volti immortalati dalle telecamere non erano tuttavia riconducibili a soggetti noti: per questa ragione la Digos ha iniziato a scandagliare in maniera certosina tra tutti i personaggi conosciuti. Individuato poi uno degli autori dell’aggressione si è proceduto con una serrata e costante attività sul web, per ricostruire la sua rete di amicizie, e accertare così chi fossero i soggetti presenti con lui quella notte a Trastevere.

Grazie alle foto Facebook e ai frame ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, la Digos è riuscita ad individuare gli artefici dell’aggressione che nel frattempo hanno iniziato ad oscurare i loro profili sul web sperando così di ostacolare la Polizia. Le persone identificate e denunciate per lesioni aggravate sono 4, tutti militanti nei gruppi di destra di Blocco Studentesco e CasaPound.

Il più anziano, B.S., classe ’81, parrucchiere in zona Casalotti, quella sera era a Trastevere per festeggiare il suo addio al celibato, ma di fatto dalle indagini emerge che sarebbe stato il fomentatore dell’aggressione. Tra gli altri quattro c’era C.M., del ’96, con precedenti di polizia per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio, e resistenza a pubblico ufficiale, militante di Blocco Studentesco. Sarebbe stato lui a  sferrare la testata al giovane David Habib. V.M. invece, classe ’96, anche lui con numerosi precedenti, e sottoposto a Daspo, avrebbe colpito con una bottigliata Valerio Colantoni. Tra i 4 anche M.A., classe ’96, militante di Casapound con precedenti per lesioni e violenza privata.

Le perquisizioni realizzate dalla Digos, presso le abitazioni dei 4 aggressori, hanno consentito di trovare gli indumenti utilizzati durante la notte del 16 giugno, e una serie di segni distintivi, emblematici dell’appartenenza dei soggetti agli ambienti della destra di Blocco Studentesco e CasaPound. Gli sono stati, inoltre, sequestrati i cellulari per esaminare tutte le conversazioni, contemporanee e postume all’aggressione del 16 giugno.

Fonte: AdnKronos, Repubblica (per il video)

 

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