Roma brucia ancora dopo il rogo che, a inizio agosto, ha mandato in fumo gran parte della collina di Monte Mario.
Un maxi incendio di sterpaglie è divampato nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 21 agosto, nel cosiddetto “pratone” che abbraccia i quartieri di Torre Spaccata e Cinecittà, alla periferia est della Capitale. Le fiamme, alimentate dal vento, si sono propagate con rapidità e hanno ustionato quattro soccorritori impegnati nelle operazioni di spegnimento. Si tratta di un caposquadra dei Vigili del Fuoco e di tre volontari della protezione civile, tra cui una donna, che sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale Sant’ Eugenio.
Il fuoco ha anche avvolto un mezzo della Protezione civile, il veicolo multifunzione 4×4 Graelion, andato completamente distrutto. Paura tra i residenti con le fiamme che hanno lambito le abitazioni. Una colonna di fumo nero si è rapidamente sollevata sulla zona, ben visibile anche a diversi chilometri di distanza. Sul posto Polizia, Carabinieri e pattuglie della Polizia locale che hanno chiuso al traffico alcune strade per consentire le operazioni di spegnimento e mettere in sicurezza l’area. L’incendio è stato circoscritto dopo alcune ore, ma restano da chiarire le cause.
Tanti i messaggi di vicinanza ai soccorritori feriti. “Auguro pronta guarigione al vigile del fuoco e ai tre volontari della Protezione civile di Roma Capitale” ha sottolineato il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi. Mentre il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha affermato: “A tutti coloro che, su più fronti, stanno affrontando con dedizione, coraggio ed esemplare spirito di servizio questa estate, segnata da numerosi incendi, anche di rilevante entità, va la nostra più profonda gratitudine, con l’impegno di continuare a fare la nostra parte, in un’ottica di costante controllo e di prevenzione, fiduciosi che vengano chiarite le cause di questi roghi, già all’attenzione delle autorità competenti”.
Auguri di pronta guarigione anche dal sindaco Roberto Gualtieri, in costante collegamento con il direttore della Protezione Civile di Roma Capitale e dell’ospedale Sant’Eugenio. Il sindaco ha espresso un “sincero ringraziamento per il grande lavoro che stanno svolgendo in queste ore difficili”. Sulla stessa linea il presidente della Regione Francesco Rocca: “Seguo con attenzione insieme ai vertici della Asl le condizioni dei tre volontari e del vigile del fuoco rimasti ustionati questo pomeriggio. A loro il mio pensiero cui si unisce quello di tutta la Regione”. Si tratta dell’ultimo di una serie di vasti roghi divampati nella capitale in questa torrida estate. Tra i più violenti a inizio agosto l’incendio che ha interessato la collina di Monte Mario, costringendo a evacuare anche i vicini studi della Rai. Mentre nei giorni scorsi le fiamme si sono sviluppate a pochi metri dal Grande raccordo anulare nei pressi del parco acquatico di Hydromania che è stato evacuato.
Le condizioni dei 4 feriti sono molto critiche. Giuseppe Spaltro, direttore del Centro Grande Ustionati del Sant’Eugenio di Roma, a proposito dei feriti dice: “Abbiamo 4 pazienti in prognosi riservata e in pericolo di vita. Il più grave è il vigile del fuoco di 51 anni, l’unico per ora non intubato, ma presenta le ustioni più gravi per estensione e profondità. Interessano il 54 per cento del corpo”. “Tre su quattro verranno operati la prossima settimana – aggiunge il medico – verrà rimossa la parte necrotica delle ustioni e effettuata una copertura con innesti da donatori del banco della pelle di Cesena. Dopo il primo intervento ce ne saranno altri”.
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