Russia, Putin prova a suonare il piano ma è scordato

MOSCA – Il premier e presidente eletto Vladimir Putin ha tentato di esibire nuovamente il suo talento pianistico ieri sera in un teatro di San Pietroburgo diretto da un vecchio amico, Rudolf Furmanov, ma ha interrotto la sua performance dichiarando lo strumento era scordato.

Seduto al piano, in mezzo a foto di attori e locandine di spettacoli, il capo del governo ha cominciato a suonare un pezzo di epoca sovietica “La citta’ lungo la libera Neva”, considerato l’inno informale di Leningrado durante l’Urss e quello della squadra di calcio cittadina, lo Zenit. Dopo i primi accordi, pero’, il premier si e’ fermato: “E’ scordato”, ha detto bruscamente, alzandosi. “Sì, è scordato”, ha replicato imbarazzato Furmanov.

Putin prende lezioni di piano da due anni e si è già esibito in pubblico diverse volte: la più popolare fu quando eseguì “Blueberry Hill” durante una controversa serata di beneficenza nel 2010 nell’antica capitale degli zar. Il suo cavallo di battaglia, comunque, resta “Da dove inizia la patria”, canto patriottico degli anni ’60 rispolverato anche in occasione della ”rimpatriata” con le spie russe arrestate in Usa nel 2010, tra cui Anna Chapman.

Gestione cookie