MILANO – Alessandro Sallusti è stato prelevato e portato ai domiciliari. Poi è uscito di casa ed è stato ri-arrestato per evasione. E processato per direttissima. Giornata movimentata per il direttore del Giornale, arrestato per aver violato gli obblighi domiciliari.
Sallusti, che era stato portato direttamente nella sua abitazione, è quasi subito uscito da casa ed è stato visto e arrestato. E’ stato portato in questura, per un’accusa ovviamente diversa, quella di evasione.
Sallusti è stato quindi processato per direttissima in tribunale a Milano. Il giudice ha convalidato l’arresto per evasione e ha disposto (di nuovo) gli arresti domiciliari. Dai domiciliari Sallusti potrà scrivere e telefonare. Nessun divieto di comunicazione con l’esterno, quindi.
Il giudice ha anche concesso al direttore de Il Giornale di uscire ogni giorno dalle 10 alle 12 ”per soddisfare le proprie indispensabili esigenze di vita”. Sallusti non potrà ricevere persone diverse dai propri familiari e avrà l’obbligo di far entrare le forze dell’ordine per eventuali controlli.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto per evasione Sallusti ha spiegato al giudice delle direttissime che si impegnerà a rispettare le prescrizioni disposte nell’ambito della detenzione domiciliare.
Il processo per direttissima comincerà il 6 dicembre. Per il reato di evasione si rischiano una pena che va da uno a tre anni di reclusione.
Sallusti aveva passato tutta la notte nella sede del Giornale, aspettando il momento dell’arresto. Poi aveva rivolto tramite Twitter un appello alle forze dell’ordine affinché non violassero la sede del quotidiano.
Ma la Polizia è andata a prenderlo proprio in via Negri.
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