A Solarino (Sr) se adotti un cane non paghi la Tares (video)

A Solarino (Sr) se adotti un cane non paghi la Tares (video)
A Solarino (Sr) se adotti un cane non paghi la Tares 

SIRACUSA – Se adotti un cane non paghi la Tares: succede a Solarino, in provincia di Siracusa, dove i costi sostenuti dal Comune per tenere in vita il canile superano quelli per l’assistenza alle famiglie. Per questo il sindaco Sebastiano Scorpo ha pensato di trasformare il paradosso in opportunità promettendo l’esenzione dalla tassa sui rifiuti a chiunque adotti un randagio.

Se ne è parlato in un servizio a firma di Giulio Valesini, andato in onda il 14 gennaio a Ballarò. L’idea è semplice: mentre il sindaco risparmia e si toglie un pensiero da 1500 euro per ogni cane adottato, la famiglia trova un amico e al contempo si affranca da un’uscita di diverse centinaia di euro per la tassa sui servizi. Tutto sotto il controllo dei vigili, che due volte all’anno devono verificare presso le famiglie lo stato di buona salute dell’animale.

Un tentativo di abbattere quella voce di spesa lievitata fino a 54mila euro comprensivi di spese sanitarie, microchippatura, sterilizzazioni, circa 4 euro al giorno che fanno appunto 1.500 euro all’anno. Mentre si ferma a poco più di 35mila euro annui, circa 250 euro a persona, il peso sul bilancio delle spese per il sostegno economico alle famiglie.

La legge, spiegano a Ballarò, dice che in assenza di un padrone, di ogni cane deve occuparsi il sindaco della città e che molto spesso, visto il gran numero di randagi e l’assenza di persone disposti ad adottarli, i costi comunali lievitano oltremisura fino a superare le somme stanziate in favore dei meno abbienti.  Valesini è andato con le telecamere di Raitre anche a Grosseto. Qui le cifre sono più o meno le stesse ma i randagi sono molti di più: Silvia Leprai, responsabile del locale canile Zooservice, ai microfoni di Ballarò calcola una media di 4,50 euro al giorno per ogni cane e uno spazio vitale per ogni animale di circa 8 metri quadrati in cui muoversi.

Soldi e spazi che preoccupano il sindaco Emilio Bonifazi: “Facciamo che sono 300 cani, noi spendiamo circa dai 550 ai 600mila euro annui”. Anche qui, molti di più, di quelli spesi per sostenere le persone a rischio sfratto.

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