COLOMBO – Sette kamikaze sono entrati nelle chiese dello Sri Lanka nel giorno di Pasqua, il 21 aprile, e si sono fatti esplodere uccidendo almeno 290 persone. Uno di loro è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza e il video immortala il momento in cui l’uomo, con un grosso zaino pieno di esplosivo in spalla, entra nella chiesa di San Sebastian a Negombo.
Il funzionario, Ariyananda Welianga, ha aggiunto che gran parte degli otto attentati sono stati realizzati da una persona ciascuno, mentre in almeno un attacco – quello all’hotel Shangri-La di Colombo – gli attentatori erano due. Uno dei kamikaze si sarebbe fatto esplodere mentre era in coda al buffet della colazione nel Cinnamon Grand hotel di Colombo: si era registrato sotto falso nome facendosi passare per un uomo d’affari che si trovava in città per lavoro.
La polizia, come reazione alle esplosioni avvenute a Colombo, Negombo, Batticaloa e Dehiwela in chiese e hotel di lusso, le violenze più letali nello Sri Lanka dalla fine della ventennale guerra civile nel 2009, ha intanto arrestato 24 persone.