“Penso che il video parli. Mio fratello si è fatto autogiustizia”. Lo ha detto Antonino Laganà, fratello e collega di Kevin, la più giovane delle cinque vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo, dopo essere stato ascoltato come testimone in procura a Ivrea. Il riferimento è al filmato realizzato la sera stessa Kevin nel luogo in cui pochi minuti dopo si sarebbe verificata la tragedia. Antonino è stato sentito dagli inquirenti per quasi quattro ore.
Massimo Laganà, padre di Antonino e Kevin, si è allontanato da palazzo di giustizia dicendo ai giornalisti “lasciateci con il nostro dolore”. I due erano accompagnati dall’avvocato di famiglia, Enrico Calabrese, che non ha preso parte all’audizione di Antonino.
Strage di Brandizzo, perché è importante il video di Kevin Laganà
Il video, mandato in onda in esclusiva dal Tg1, è stato girato pochi minuti prima dell’incidente. Durante il filmato si sente una voce dire:
“Se vuoi vai giù a prendere le misure, io guardo il segnale. Appena vi dico oh…(si sente un fischio) voi uscite da quella parte”.
“I treni passano di qua, alle 11.50 c’è l’ultimo…” dice. E poi: “Ragazzi. Se vi dico “treno” andate da quella parte”. E Kevin — è lui il ragazzo alle prese con il filmato — gira la telecamera verso se stesso e gli risponde ridendo: «See, ho capito: scappare”. “Non abbiamo neanche l’interruzione, ancora” dice poi Kevin.
Il video quindi dimostra che la squadra era stata messa al lavoro sui binari in un momento in cui si sapeva che di convogli ne dovevano ancora passare.
I familiari hanno recuperato la bozza dal suo profilo social e hanno consegnato il file al loro legale, Enrico Calabrese, che lo ha subito messo a disposizione della procura di Ivrea.
Secondo l’avvocato Calabrese e il collega Marco Bona dalle immagini “sembrerebbe emergere un modus operandi non occasionale”, con “direttive assai pericolose” per i lavoratori e una quantità di “dubbi sull’adeguatezza tecnica dei sistemi di comunicazione e di sicurezza”.
I sei minuti e quarantotto secondi del video girato da Laganà restituiscono quindi un clima disteso, sereno, pochi minuti prima della tragedia. Si lavora con impegno, con diligenza e alacrità, ma ogni preoccupazione sembra lontana. Prima di cominciare qualcuno illustra la situazione gli operai: “Noi possiamo vedere il segnale, voi prendete le misure, io guardo il segnale e appena dico via … (un fischio) uscite da quella parte perché i treni passano qua, dovrebbero passare gli ultimi treni”. Kevin chiede “questo è già interrotto?” (riferendosi evidentemente al binario) e la voce gli risponde “questo è interrotto”. “Quindi possiamo metterci sopra lo spezzone e bonificarcelo?”, domanda ancora Kevin. La replica è “no, passa l’autoscala, una volta che passa l’autoscala va bene”. A quel punto una voce scandisce: “Ragazzi se vi dico ‘treno’ andate da quella parte, eh”.
Secondo alcune indiscrezioni è quella di Antonio Massa, ma la circostanza è ancora tutta da verificare. In ogni caso subito dopo si alza un’altra voce, quasi come per farle il verso: “Se arriva il treno da che parte passate? ” e Kevin, al volo, risponde “di qua” indicando la staccionata dietro di lui. Quindi si comincia. Per prima cosa occorre smuovere il ‘ballast’, lo strato delle pietroline aguzze su cui poggiano i binari. Colpi di rastrello, sorrisi, battute, ironia, risate: “‘Sta sigaretta sa di merda”, “Oh, sempre che si lamenta”, “Non so perchè ma mi sono già stancato”. Il video si chiude con i saluti di Kevin: “Ciao ragazzi, ci vediamo alla prossima, metterò un tik tok fra un paio di giorni”. Il Mit comunica che il ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini è pronto a riferire in aula sulla tragedia ferroviaria di Brandizzo. La nota sottolinea che “alla luce dei quattromila cantieri ferroviari e stradali Anas attualmente aperti in tutta Italia e in vista delle tante nuove opere in programma, Salvini ribadisce che sulla sicurezza dev’esserci massima attenzione”.