Continuano a emergere storie e immagini incredibili dai luoghi del disastro. Ad Hatay in Turchia, un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie di un edificio crollato dopo circa 52 ore. Lo riporta la Bbc. Yigit Cakmak è stato trasportato dall’edificio da cui è riemerso alla madre che lo ha accolto con un grande abbraccio.
Un ragazzo rimasto sepolto sotto le macerie di un palazzo crollato ad Antiochia in seguito al terremoto che ha sconvolto la Turchia, è stato individuato vivo dopo 48 ore dalle squadre Usar dei vigili del fuoco italiane. Secondo quanto si apprende, il ragazzo si trova sotto diversi solai crollati. Le operazioni per estrarlo sono ancora in corso e sono particolarmente complesse per l’instabilità delle macerie.
Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria, intorno alla mattinata di oggi, mercoledì 8 febbraio, supera i 11.200 morti. Lo rendono noto fonti ufficiali. Funzionari e i medici hanno dichiarato che 8.574 persone sono morte in Turchia e 2.662 in Siria portando il totale a 11.236. Quasi 50.000 persone sono rimaste ferite in Turchia e altre 5.000 in Siria, hanno dichiarato funzionari e soccorritori di entrambe le parti.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan fa mea culpa sulla macchina dei soccorsi per il violento terremoto che ha scosso la Turchia dopo che si erano levate critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite. “Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile”, ha affermato Erdogan come riportano i media internazionali. “Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse – ha aggiunto mentre è in visita nei luoghi colpiti dal sisma -. Lo Stato sta facendo il suo lavoro”.
Bimbo salvato dopo 44 ore
Hatay, sebbene non sia l’epicentro del sisma conta decine di morti