Toninelli al Tg2 Motori sponsorizza elettrico ma ha comprato suv diesel euro 6. Gaffe? No, perché… VIDEO

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Toninelli al Tg2 Motori sponsorizza elettrico ma ha comprato suv diesel euro 6

ROMA – La famiglia Toninelli ha deciso di acquistare una Jeep Compass a motorizzazione diesel. Ad ammetterlo è lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ospite di Tg2 motori.

La cosa che ha fatto discutere è il fatto che la Jeep Compass è uno dei modelli per i quali il governo ha appena introdotto l’ecotassa contro l’inquinamento. Nel corso dell’intervista, l’esponente M5s aveva sbandierato la scelta del suo ministero di sostituire l’auto blu con una elettrica e indicato una serie di misure per favorire l’uso delle vetture con alimentazione ecologica.  Dopo la risposta sul suv la giornalista Maria Leitner ha commentato: “Ministro domani finiamo su tutti i giornali”.

A difesa del ministro, c’è da dire che non è una vera e propria gaffe come titolano tutti. L’auto in questione è un diesel euro 6, ossia un motore di ultima generazione molto poco inquinante. La cosa viene comunque rimarcata anche durante l’intervista.

Viene anche da dire che Fca (proprietaria del marchio Jeep), su elettrico ed ibrido è ancora molto indietro se non praticamente assente. E se il ministro avesse detto di aver comprato un’auto di fabbricazione estera, appunto ibrida o elettrica, come ad esempio le giapponesi Toyota o Nissan, molto avanti per quanto riguarda questo tipo di motori, i giornali oggi avrebbero titolato che il ministro acquista auto estere. A parere di chi scrive, quindi, al di là delle considerazioni che si possono avere su Toninelli, la gaffe del ministro non sembra poi così gaffe.

Toninelli e il suv diesel: “E’ un’auto usata a km zero”

A proposito dell’auto, dopo le polemiche, Toninelli specifica: “E’ una usata a km zero immatricolata a metà 2018. Chiunque, non solo il sottoscritto, oggi comprasse un’auto usata non pagherebbe alcun malus”. “Alcuni mi chiedono perché abbia preso una auto diesel, mentre come Ministero e come Governo spingiamo sull’elettrico. La risposta – afferma – è molto semplice: per ragioni di natura economica. Un’auto usata costava molto di meno di una nuova. Ancora oggi, infatti, continuo a tagliarmi lo stipendio e a condurre la stessa vita che facevo prima di diventare portavoce in Parlamento”.

“Inoltre, l’auto in famiglia la usiamo principalmente per lunghi viaggi, e oggi in Italia purtroppo non ci sono abbastanza colonnine di autoricarica per l’elettrico. Due problemi che so che mi accomunano a milioni di famiglie italiane. Per questo come governo stiamo spingendo sul pedale dell’acceleratore dei piani di installazione delle colonnine di ricarica e abbiamo introdotto incentivi economici per l’acquisto di auto elettriche”.

Fonte: Twitter 

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