Tortura. Il principe arabo e l’imbroglione. Come farsi giustizia da sé. Un caso diventato internazionale

Un principe arabo, della famiglia che governa a Abu Dhabi, il cui fratello è presidente degli Emirati Arabi Uniti, ha torturato un afghano, mercante di granaglie, che lo aveva imbrogliato su una fornitura per le sue stalle di purosangue, cavalli e cammelli.

La vicenda è stata rivelata dalla rete televisiva Abc, e rilanciata dal sito Gawker.

Tre sono i protagonisti: il principe Issa bin Zayed al Nahyan (suo padre, lo sciecco Zayed bin SultaShn Al Nahya, morto cinque anni fa, era stato il primo presidente degli Emirati; un suo fratello è il ministro dell’interno che ha indagato sul caso); il mercante afghano Mohammed Shah Poor, che ha subito botte, frustate, elettroshock in parti intime, ed è stato anche “arrotato” da un fuoristrada, il tutto con l’aiuto e l’assistenza di un poliziotto in divisa; il cittadino americano Bassam Nabulsi, residente a Houston, Texas, che da socio in affari del principe si è trasformato a sua volta in vittima e accusatore.

La scena è stata girata dal fratello di Nabulsi per ordine del principe, che se la voleva rivedere a casa per godersela bene. Invece Nabulsi si è tenuto il dischetto e non l’ha consegnato nemmeno dopo tre mesi di carcere e botte (che la polizia nega) a Abu Dhabi. Intanto il dischetto era stato trafugato e alla fine anche Nabulsi è arrivato a Houston, espulso dagli Emirati per sempre.

Poi la polizia americana e infine la tv, che ha  chiesto conferma alla polizia di Abu Dhabi, ottenendola, e l’avvocato Daryl Bristow dello studio Baker Botts di Houston, che sta cercando di fare trasferire il caso davanti al tribunale degli Emirati. Nel suo paese, il principe ha già chiuso la faccenda: lui non citerà in giudizio il mercante e la vittima dell’aggressione rinuncerà a sua volta a ogni azione legale.

Da rilevare ancora due cose. Primo. Il Baker, co-titolare dello studio legale, è quel James Baker che fu ministro degli esteri americano ai tempi di Bush padre, del quale è grande amico. Secondo. La famiglia del principe ha pagato per la sede dell’Università di New York (New York University) negli Emirati: in una situazione normale, sarebbe fonte di qualche imbarazzo, ma nel caso, forse, può aumentare l’influenza dello sceicco.

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