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Trump si lamenta del microfono basso al comizio, poi simula del sesso orale

L’ex presidente Donald Trump, nel corso di un comizio a Milwaukee, prima si è lamentato dei problemi tecnici, poi di un microfono a suo giudizio posto troppo in basso. Quindi ha mosso la testa con la bocca aperta su e giù, simulando, secondo molti osservatori, del sesso orale.

Trump simula il sesso orale al comizio

“Stai scherzando. Vuoi vedermi fare a pezzi – ha detto Trump rivolto al pubblico – la gente dietro le quinte? E’ una situazione piuttosto stupida”, ha aggiunto dopo che i partecipanti al raduno hanno cantato “aggiusta il microfono” durante il suo discorso. In seguito, con il microfono in mano, ha aggiunto: “Sono così arrabbiato. Mi sto facendo il culo con questo stupido microfono. Mi sto facendo esplodere il braccio sinistro. Ora mi farò saltare il braccio destro e mi farò saltare anche la gola, a causa di queste stupide persone”. Quindi ha fatto capire che non andava bene l’altezza del supporto del microfono e ha mostrato come avrebbe aggirato tali problemi, dondolando la testa su e giù in quella che molti osservatori hanno suggerito fosse un’imitazione del sesso orale.

Trump ha problemi col microfono e simula del sesso orale
Trump si lamenta del microfono basso al comizio, poi simula del sesso orale (foto da video) – Blitz Quotidiano

Poche ore prima aveva detto che “bisognerebbe puntare i fucili addosso” a Liz Cheney

E Donald Trump fa discutere anche per un altro video. Questa volta siamo in Wisconsin, un altro degli stati chiave. Trump qui fa quello che gli riesce meglio: alzare i toni e inasprire la retorica, con attacchi senza precedenti contri i suoi avversari. Una “guerrafondaia” a cui “bisognerebbe puntare i fucili addosso”, è stata la frase shock rivolta dal tycoon alla sua nemica Liz Cheney. La Cheney è figlia dell’ex vicepresidente repubblicano Dick Cheney. Fortemente critica con Trump, la donna è ora passata con i democratici.

La dichiarazione violenta ha sollevato polemiche. Il dipartimento di Giustizia dell’Arizona ha aperto un’indagine per stabilire se l’attacco di Donald Trump contro Liz Cheney – “le devono puntare i fucili addosso” – si tratti di minaccia di morte.

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