Nuova protesta contro affitti brevi e overtourism. Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre sonio state prese di mira le keybox, le cassette per le chiavi utilizzate nelle locazioni turistiche, L’azione è avvenuta contemporaneamente in cinque città ed è stata organizzata da vari collettivi di abitanti: Firenze, Milano, Genova, Rimini e Venezia.
Un’azione simile era stata già condotta a partire dalla fine di ottobre ed aveva coinvolto anche Roma. Finora però non erano mai state coinvolte così tante città contemporaneamente. E a Rimini e Venezia, peraltro, si è trattato di una prima volta.
A Firenze, l’iniziativa è stata organizzata da Salviamo Firenze per viverci. Qui le Keybox e le pulsantiere sono state “impacchettate” con nastro adesivo da cantiere giallo e nero e la scritta “Rimozione forXata”.
Massimo Torelli di Salviamo Firenze per viverci spiega: “È ormai passato un mese da quando è stato riaffermato dal ministero (dell’Interno, ndr) che tastierini, scatolette porta chiave non possono essere utilizzate nelle città italiane per gli affitti brevi, per fare accedere i turisti senza l’accoglienza di persona. A Firenze sono stati assunti impegni sulla loro eliminazione dai muri della città ma non sono seguiti i fatti e tutto continua come prima”.
“Tu casa era mi casa”
A Firenze è stato usato del nastro da cantiere. Nelle altre città il messaggio laconico lasciato sulle keybox è con uno scotch rosso con su scritto “tu casa era mi casa” come a voler dire che per aprire i B&B vengono sfrattati i residenti. E per comprendere le ragioni della protesta basta infatti citare un dato che riguarda Venezia. Qui ci sono 8435 appartamenti affittati a turisti, a fronte di un calo di 8683 residenti negli ultimi dieci anni.