KIEV (UCRAINA) – In vista degli Europei di calcio, in Ucraina vengono sterminati migliaia di cani randagi che vivono in strada. I cani sono ritenuti un pericolo sanitario e quindi vengono avvelenati o bruciati vivi.
L’allarme, lanciato già da qualche mese dalla stampa ucraina, è rimbalzato tra le associazioni animaliste di mezza Europa, che hanno raccolto le prove degli agghiaccianti metodi di soppressione degli animali.
L’uccisione degli animali rappresenta un business redditizio per molte amministrazioni che ricevono speciali fondi per la lotta al randagismo e, grazie a metodi di abbattimento poco costosi quanto brutali, riescono a trasformare il problema del randagismo in un vero e proprio affare. Ovvio che un’alternativa sarebbe quella della sterilizzazione: l’eliminazione del problema randagismo avviene invece attraverso l’avvelenamento con solfato di zinco o con pillole di isoniazide, un antibiotico che negli animali provoca però convulsioni, vomito e una morte dolorosa.
Secondo stime della Peta, i randagi in Ucraina sarebbero oltre 500mila e solo nell’ultimo anno, a Kiev sarebbero stati uccisi tra i 20mila e i 30mila animali. L’associazione “laverabestia.org” pubblica un video molto forte che mostra quello che sta succedendo, visibile cliccando qui. Il filmato è sconsigliato ad un pubblico sensibile.
A seguire invece, un servizio televisivo di Russia Today dell’ottobre scorso: